Como-Roma 2-0, le pagelle: MaLe Fée, Hermosorror. Svilar resiste finché può | OneFootball

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Pagine Romaniste

·15 December 2024

Como-Roma 2-0, le pagelle: MaLe Fée, Hermosorror. Svilar resiste finché può

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Pagine Romaniste (R. Gentili) – Tabù confermato. Cura non ancora completata. Incubi rinati. La Roma cade a Como (2-0) all’ultimo minuto: i lombardi di Fabregas trovano i gol decisivi alla fine con Cutrone e Gabrielloni. I giallorossi di Ranieri tornano a soli +2 punti sulla zona retrocessione.

LE PAGELLE


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Svilar 7 – Non c’è Paz nel primo tempo. L’argentino, ispirato dall’idolo Dybala, è colui che lo impegna più di tutti. Alla punizione ci pensa la traversa, dove comunque era ben posizionato; sul diagonale rasoterra interviene bene a terra. Così spegne anche la confusione creata dall’ex Belotti. Cattura poi tutte le frecce che il sempre attivo arco comasco lascia partire. Si sbriciola nel finale, poco può se Gabriellone e Paz – sì, proprio lui – vengono dimenticati con imbarazzante facilità.

Celik 5,5 – Fa le prove di Coppa. Mancini mercoledì contro la Sampdoria sarà sicuro assente, deve scontare la prima delle tre giornate di classifica rimediate nel derby della passata stagione, così Ranieri lo recupera lo impiega sin da subito. Zeki si impegna. Spinge, copre e tenta anche il gol. Cerca di copiare Saelemaekers: la conclusione in girata al volo è la stessa, così come il risultato. Rischia un rigore goffo, non sanzionato perché il tocco col braccio avviene quando, scoordinato, cade. Come nel finale, sul cross che porta il gol.

Hermoso 4 – Stava per chiudersi la felpa e dirigersi verso la panchina quando Ranieri gli comunica che sarebbe servito in campo. Hummels, influenzato, non ce la fa. Ha facilità quando cerca di innescare giocate dal basso, in fase di palleggio va in difficoltà: perde una palla che solo la confusione e gli intervento dei compagni non diventa appetibile per Belotti. Manca il tempismo quando il volume di lavoro sale.

Ndicka 5,5 – Prima era una sola novità, poi mentre si allaccia gli scarpini ecco la seconda. Nuova versione della difesa, lui resta quello di sempre. Belotti alza la cresta solo mezza volta, per il resto del tempo è ben tenuto nel recinto. Quando i compagni del Gallo intervengono in soccorso, le difficoltà aumentano. Cutrone gli sbuca davanti appena entrato e alla fine, quando arriva il tocco decisivo.

Saud 5,5 – Finalmente eSAUDisce anche un altro sogno: titolare in campionato. Cerca tanto il cambio gioco, affonda poco per via della ristrettezza di manovra. In fiducia, fin troppo: si accentra e il tentativo di tiro-cross si trasforma in un lancione alle stelle. Nel secondo tempo subisce il forcing comasco, Ranieri lo invita in panchina. (Dal 63’ Mancini 6 – Non c’è riposo. Da soldato giallorosso qual è entra in campo per dare la scossa. Quasi vi riesce: il colpo d’interno è di poco alto).

Le Fée 4,5 – Non “adatto” per le altre partite, arriva la chance sulle rive del lago. Schierato ed elogiato da Ranieri per il gioco concreto (“sa giocare ad uno-due tocchi”), fa tutto il contrario. Di palloni gliene sfuggono diversi, tutti al limite dell’area e che risultano essere velenosi. (Dal 62’ Pellegrini 6 – Forse deluso per la mancata conferma dall’inizio, non riesce a dare segnali alla squadra).

Koné 5 – Trova un altro compagno al suo fianco. Parlano la stessa lingua, faticano però ad imbastire un qualcosa di costruttivo. Un suo intervento rischia addirittura di essere autodistruttivo: la punizione di Paz colpisce la traversa. Inattivo, soprattutto rispetto agli standard cui ha abituato.

Angelino 6 – Riprende la fascia sinistra, con lei il coordinamento delle imboscate. Bellissimo il controllo in corsa, quasi palleggiando, e uno dei tanti cross tesi mai sfruttati. Deve raffreddarsi nella ripresa, riesce comunque a servire Dybala.

El Shaarawy 4,5 – Fa coppia con Saelemaekers e mette Pellegrini in panchina, dove finirà anche lui. Sua la posizione di offside che porta Rapuano ad annullare il gol, azione in cui perde tempi di gioca per ricreare un colpo di tacco non necessario. Sterile per il resto. (Dal 46’ Dovbyk 5,5 – Porta palla e la perde, controlla il passaggio di Dybala con la stessa sorte. Ranieri e la Roma lo continuano ad aspettare).

Saelemaekers 4,5 – Due palloni toccati: uno, in girata al volo, fuori di poco; l’altro perso e regalato al Como per un contropiede concluso col tiro di Strefezza.  (Dal 62’ Pisilli 6 – Un po’ di energia, non sempre ben misurata).

Dybala 4,5 – Vive solo prima di uscire: riceve da Angelino, si gira e calcia: palla fuori. Per il resto, la prestazione è riassunta nella punizione di fine primo tempo: lenta e prevedibile. (Dal 76’ Soulé sv – Poco tempo e spazio per fare).

Ranieri 5 – Un po’ per scelte, un po’ per necessità. Cambia rispetto al Braga. Le modifiche ne risentono. La Roma va piano, si accende solo i primi 20’ e poi si ferma per contenere le continue ventate. Passo indietro, nel risultato e nella prestazione.

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