Calcio e Finanza
·7 June 2025
Collina: «Open VAR e stadio: la comunicazione è fondamentale»

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·7 June 2025
Prosegue il Festival della Serie A, evento in corso di svolgimento a Parma dal 6 all’8 giugno. Nella giornata odierna è intervenuto Pierluigi Collina, storico direttore di gara e attualmente presidente del Comitato Arbitrale FIFA, in un incontro moderato dal designatore arbitrale di Serie A e B Gianluca Rocchi.
«Si può migliorare la personalità quando si è arbitri. Non è una cosa innata e ci si può lavorare – ha esordito Collina –. Capire come porti nei confronti di qualcuno è una parte della personalità, non sempre puoi permetterti lo stesso tipo di approccio o di atteggiamento. Ci sono aspetti anche caratteriali e trovare la maniera migliore per essere incisivo è importante».
«Come si vede l’Italia da fuori? Credo che sia fondamentale non avere sempre un atteggiamento duro. Ma in altre situazioni non puoi, devi capire cosa è necessario in quel momento. La cosa che non è possibile fare con un giocatore è convincerlo che tu hai ragione e lui ha torto, almeno durante la partita»,
Un ricordo curioso di una partita internazionale: «Ai Mondiali 2002 arbitrai Inghilterra-Argentina, in quella partita dopo mezz’ora ci fu un’entrata dura di Batistuta e lo ammonii, non era contento. Convincerlo che il fallo fosse inutile non era possibile, così gli dissi che lo avevo ammonito perché l’assistente era cileno e ce l’aveva con lui. Lui era un ragazzo intelligente, capì che non era vero, ma in questo modo uscii da una situazione scomoda. Quando sei chiamato a prendere una decisione, se hai a disposizione tutti gli elementi è probabile che la decisione sia corretta. Io ho cercato sempre di farlo, per questo in Giappone (Mondiali 2002, ndr) chiesi tutte le videocassette di Brasile e Germania, per sapere cosa potessi aspettarmi durante la finale».
Nelle settimane scorse è stato proposto di far arbitrare ai direttori di gara ufficiali partite amichevoli o di allenamento, così da poter anche loro allenarsi durante l’estate: «Quello che succede in una partita amichevole o allenamento è diverso, ma è meglio di niente. Sarebbe un valore aggiunto da poter dare all’arbitro. Il calcio moderno come è cambiato? E’ più veloce, è necessaria per gli arbitri una componente atletica per tenere i ritmi di quello che accade in campo. Avremo una competizione in condizioni difficili questa estate (il Mondiale per Club, ndr) quindi tutta l’integrazione è fondamentale, come per i calciatori».
Collina ha poi parlato dell’esperimento di Open VAR: «Credo che spiegare sia sempre una cosa positiva. Al Mondiale per Club sugli schermi degli stadi saranno riprodotte le stesse cose che vede l’arbitro. Da un po’ di anni stiamo facendo questi annunci allo stadio, che avete provato a fare anche voi in Coppa Italia, per spiegare perché è stata presa una decisione. Al Mondiale per Club useremo anche per la prima volta delle telecamere per fare vedere al pubblico quello che vede l’arbitro. Una cosa che dà un valore aggiunto e aumenta la spettacolarità».
Sull’introduzione di nuove regole da parte dell’IFAB: «Cercheremo di mantenere la spettacolarità del gioco, e un portiere che tiene la palla tra le mani non lo è. E’ sempre esistita una regola che impone al portiere di tenere il pallone per massimo sei secondi, ma non è mai applicata. Così abbiamo deciso di darne 8, ma quelli devono essere. Se si va oltre si toglie il possesso e si dà un calcio d’angolo agli avversari. Mondiale per Club? Sarà una prima volta, quindi estremamente elettrizzante, entrerà nella storia del calcio. Mi aspetto una bella competizione, spettacolare, sono convinto che avrà un grande successo».