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·11 January 2025

Cinque scarti della Premier League che in Serie A potrebbero fare la differenza

Article image:Cinque scarti della Premier League che in Serie A potrebbero fare la differenza

Il calciomercato è iniziato e già ce ne siamo accorti. C’è un Como scatenato, Milan e Juventus sono alla ricerca di occasioni e il Napoli prova subito ad accontentare Antonio Conte. Proprio i partenopei, che stanno per salutare Michael Folorunsho (in direzione Fiorentina), si sono fiondati su Philip Billing, centrocampista lungagnone che ha trovato poco spazio nella prima parte di stagione al Bournemouth. Insomma, un’operazione in stile McTominay e Gilmour con il direttore sportivo Manna pronto a sfruttare un le opportunità che arrivano dalla Premier League, consapevole che in Serie A possono ancora fare la differenza.

La mezzala afro-danese, che da agosto a gennaio ha collezionato 176′ in campionato, non è di certo l’unico che sta facendo fatica a imporsi nella lega più competitiva del mondo. Un altro nome che sta tanto facendo parlare di sé in ottica Serie A è Marcus Rashford. Come lui, stanno dovendo sbracciare per farsi largo, gli ex “italiani” Federico Chiesa, Beto, Jakub Kiwior e Cesare Casadei, ma anche profili dal passato importante come Cristopher Nkunku, Joao Felix, Raheem Sterling e Armando Broja. Insomma la Premier League non fa sconti a nessuno ed ecco che il calciomercato può risolvere situazioni di questo tipo, facendo contente tutte le parti in causa.


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Ecco cinque nomi nuovi che in Inghilterra non carburano, ma che potrebbero fare molto comodo ad alcune squadre di Serie A.

Ian Maatsen (Aston Villa)

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Ruolo: terzino sinistroEtà: 22 anniMinuti giocati: 313′

Immagina di essere finalista della Champions League, giocarla anche da titolare, e aver totalizzato solo 2 presenze dal 1′ in campionato dopo appena sei mesi. Non deve essere una situazione facile quella di Ian Maatsen, che nella passata stagione era stato uno dei protagonisti della cavalcata del Borussia Dortmund in UCL e oggi fa fatica ad imporsi all’Aston Villa. Il club di Birmingham ha investito persino 44.5 milioni di euro per strapparlo al Chelsea in estate, ma per il momento Unai Emery non lo considera indispensabile, preferendogli molto spesso il più esperto Lucas Digne, ex Roma.

Ecco che il classe 2002 olandese potrebbe diventare un’occasione per alcuni club italiani, soprattutto in prestito visto il recente e oneroso trasferimento che lo ha visto protagonista. Alto 178 centimetri, Maatsen è un terzino sinistro a propensione offensiva, tanto che può giocare anche esterno di centrocampo e persino ala d’attacco. Due anni fa 4 gol e 6 assist in Championship con il Burnley di Kompany, l’anno scorso 2 reti e 2 passaggi vincenti in metà campionato di Bundesliga (arrivò nel mercato invernale). Insomma con il sinistro ci sa fare, sia nel calciare in porta che nel servire i compagni. Chiaramente in un campionato come quello italiano dovrebbe lavorare per migliorare sulla disciplina tattica e difensiva, ma i margini sono ampi.

Axel Disasi (Chelsea)

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Ruolo: difensore centraleEtà: 26 anniMinuti giocati: 350′

La Juventus è alla disperata ricerca di un difensore centrale e i nomi che circolano sono tanti. Non è ancora trapelato, però, quello di un francese che appena un anno e mezzo fa è passato dal Monaco al Chelsea per ben 45 milioni di euro. È Axel Disasi, che nella passata stagione, sotto la guida tecnica di Pochettino era uno dei più impiegati nella retroguardia, ma quest’anno non si può dire lo stesso con Enzo Maresca in panchina. Solo quattro le presenze da titolare del centrale classe ’98, che nella scorsa Premier League ne ha totalizzate ben 31. Tra Badiashile, Adarabioyo, Fofana e il giovane Acheampong la concorrenza per il posto accanto a Colwill è serrata.

Alto 191 centimetri, Alex Disasi è un centrale di piede destro, che però agli inizi della sua carriera ha giocato come terzino su entrambe le fasce, sintomo di come se la cavi anche con il mancino. Rappresenta alla perfezione il profilo di un difensore moderno: dal punto di vista fisico chiaramente non ha problemi, ma è a suo agio anche con il pallone tra i piedi in fase di impostazione. Tra Stade Reims e Monaco aveva fatto un’ottima impressione agli addetti ai lavori, ma non sta riuscendo a strappare i consensi di Enzo Maresca. Il Chelsea non ha certamente bisogno di svendere, ma forse potrebbe prendere in considerazione la formula del prestito per snellire la rosa. Fossi in Giuntoli almeno un pensierino ce lo farei.

Wataru Endo (Liverpool)

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Ruolo: medianoEtà: 31 anniMinuti giocati: 56′

Voluto fortemente da Klopp e strappato allo Stoccarda per 20 milioni di euro nell’estate del 2023, Wataru Endo è stato uno dei fedelissimi dell’allenatore tedesco nella passata stagione: 29 presenze in campionato sotto la guida del The Normal One. I suoi numeri sono completamente diversi con Arne Slot. Finora solo quattro gettoni in Premier League. Tutti da subentrato. Per sua sfortuna sta pagando l’incredibile exploit di Ryan Gravenberch, che da quando si è preso il ruolo di play dei Reds non lo ha più mollato, dando saggio di prestazioni di altissimo livello. Un anno fa le gerarchie erano completamente ribaltate, ma lo spazio per il centrocampista giapponese è ridotto all’osso.

Wataru Endo è un mediano di interdizione, molto bravo nella lettura del gioco e nel recupero del pallone. Grazie a queste qualità, infatti, può giocare anche come difensore centrale. Alto 178 centimetri, nonostante fisicamente non sia un marcantonio, riesce comunque a dire la sua nei contrasti e nel gioco aereo. È molto intelligente tatticamente e sa anche gestire il pallone in fase di costruzione dal basso. Potrebbe essere un’alternativa low cost (e ovviamente meno futuribile) a Samuele Ricci o perché no il suo sostituto, ma anche un ottimo vice-Calha d’esperienza per l’Inter, viste le ultime prestazioni poco convincenti di Asllani.

Evan Ferguson (Brighton)

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Ruolo: centravantiEtà: 20 anniMinuti giocati: 228′

Per via di alcuni acciacchi fisici e della presenza ingombrante di giocatori come Joao Pedro, Georginio Reutter e Danny Welbeck, un talento del calibro di Evan Ferguson ha trovato spazio da titolare in sole due occasioni in questa Premier League. L’anno scorso si era fermato dopo essersi operato all’articolazione della caviglia, in questa stagione era tornato a disposizione a settembre, ma Hurzeler non gli ha mai dato fiducia con continuità. Sotto Natale un nuovo infortunio che lo terrà fuori per alcune settimane. Problemi fisici permettendo, un giocatore della sua caratura merita certamente più spazio e più responsabilità.

Classe 2004, Evan Ferguson è una prima punta molto forte fisicamente (188 centimetri di altezza) e con un ottimo fiuto del gol. Con i Seagulls, nonostante le tante apparizioni dalla panchina, ha segnato 17 gol in 79 presenze, di cui solo 37 dal 1′. Energico e agile, l’irlandese è un centravanti moderno che si adatta a diverse situazioni di gioco. Ha fatto vedere ottimi spiragli del suo repertorio con De Zerbi, che lo sfruttava sia spalle alla porta liberando spazio le ali dietro di lui, sia per guadagnare la profondità. È vero che la Juventus un vice-Vlahovic alle prese con diversi acciacchi lo ha già, ma il potenziale di Ferguson non è indifferente. E con un Brighton che potrebbe valutare di lasciarlo partire non farebbe comodo solo ai bianconeri, ma a tante squadre in cerca di rinforzi nel reparto offensivo.

James McAtee (Man City)

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Ruolo: trequartistaEtà: 22 anniMinuti giocati: 36′

Dopo una stagione di ottimo livello in prestito allo Sheffield United, Guardiola ha deciso di trattenere James McAtee alla propria corte, ma non gli sta dando l’occasione di mettersi in mostra. In un contesto come quello dei Citizens è difficile spiccare. Davanti ha giocatori come De Bruyne, Foden e Bernardo Silva, ma il talento di questo ragazzo non merita di essere accantonato in questa maniera. A furia di tenerlo imbrigliato alle spalle dei giganti citati in precedenza, gli Sky Blues rischiano un Cole Palmer bis.

Come profilo ricorda proprio il gioiellino ora in forza al Chelsea. Alto 180 cm, mancino, che nasce trequartista ma può fare anche la mezzala e l’ala destra. Le caratteristiche sono quelle, le qualità vanno ancora affinate. È bravo sia difensivamente, soprattutto nel recupero palla (tanto che è stato impiegato anche da mediano), sia offensivamente. Si muove bene e con eleganza tra le linee e trova i compagni tanto quanto la porta. Potrebbe essere un’occasione alla Nico Paz per società meno abbienti del nostro campionato, ma anche un rincalzo d’eccellenza per squadre con ambizioni più importanti.

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