Calcio e Finanza
·15 January 2025
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Avrebbe investito denaro per l’acquisto di una partita di cocaina in arrivo in Italia dall’Ecuador nel 2021. Daniele Gatta, 40 anni, originario di Roma, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Dda di Bologna – con il coinvolgimento della Polizia di Stato – su un maxi traffico internazionale di stupefacenti.
L’uomo è noto per essere il genero del fu Fabrizio Piscitelli, conosciuto con il soprannome di Diabolik, celebre capo ultrà della Lazio ritenuto uno degli elementi di spicco nella gestione del commercio di droga tra l’Italia e il Sud America, ucciso a Roma nel 2019.
Gatta risulta destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere. Assieme a lui, la Guardia di Finanza del capoluogo reggiano ha arrestato altre 14 persone, tutte appartenenti ad un’organizzazione criminale operante nel traffico di stupefacenti per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro. Oggetto della misura cautelare anche alcuni cittadini albanesi, oltre a diversi calabresi ritenuti contigui alla ‘ndrangheta e altri cittadini romani considerati vicini ai clan laziali. I traffici di droga venivano organizzati attraverso telefoni criptati.
Le perquisizioni sono state effettuate nelle province di Reggio Emilia, Roma, Venezia, Brescia, Parma, Modena, Piacenza, Lucca e Ravenna. Nel complesso, sul registro degli indagati sono finite 26 persone, a cui vengono contestati anche reati di natura fiscale e tributaria. Tra gli arrestati anche Domenico Bolognino, figlio di Michele Bolognino, considerato uno dei vertici di Aemilia, il più grande processo di mafia svolto nella storia del nord Italia per le infiltrazioni ‘ndranghetistiche in Emilia Romagna e Lombardia.
In base alle indagini della Guardia di Finanza, emerge come Gatta avesse investito del denaro e molto, almeno cinque milioni di euro, in un’organizzazione tutt’altro che improvvisata. E che da questa traesse beneficio, in primis economico. Almeno «100-200 pagnotte a settimana».
In una delle tante intercettazioni si parla del genero di Piscitelli in questo modo: «Ha cinque milioni di euro pronto…è una persona che con i fatti mi ha aiutato…vedi dove ce li ha i soldi qui? Questi li abbiamo dati per fare una prova…54 mila euro». E ancora: «È arrivato l’uomo da Roma che comanda tutto… come si chiama quella … “Casamonica”… è venuto a casa mia… mi ha portato anche i soldi, li ha lasciati lì e mi ha detto “Io ti metto cinque milioni di euro”».