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·12 August 2025
Chi è Gridel, il neo tecnico della Juventus Under 16: giovanissima rivelazione nella passata stagione con l’Udinese. Storia, curiosità e identikit

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·12 August 2025
Quando si parla di giovani talenti nel mondo del calcio si fa riferimento ai calciatori, ma quasi mai si dà il giusto spazio ad allenatori e collaboratori che talvolta, con le proporzioni del caso, hanno età nettamente inferiori rispetto a molti colleghi e che a tutti gli effetti quindi sono dei talenti. Questo è il caso di Alessandro Gridel, neo allenatore della Juventus Under 16, ma chi è Gridel e com’è arrivato ad sedere sulla panchina bianconera? Ecco quindi un suo identikit più qualche curiosità sul suo percorso da calciatore e allenatore.
Gridel nasce a Trieste il 14 giugno 1997, fin dai primi calci milita nella squadra del suo paese, il San Luigi, con cui gioca tutta la carriera nel ruolo di centrocampista offensivo. Già a poco più di dieci anni, alla fine delle partite veniva intervistato sull’andamento della gara appena terminata e le sue analisi sul match parevano quelle di un mister con abbondante esperienza. In realtà era ancora un giovanissimo calciatore, con la testa da allenatore. All’età di 19 anni inizia ad avvicinarsi al ruolo di allenatore, prima aiutando qualche collega poi in solitaria con U14 e U16/17 sempre nella sua San Luigi.
Le prime idee di mister Gridel si sviluppano proprio a San Luigi, come da lui stesso affermato ai canali ufficiali dell’Udinese. Grazie all’affiliazione della società triestina con la Juventus, i confronti con i tecnici bianconeri sul campo maturano in lui sempre più passione e volontà di allenare, costruiscono inoltre la base della sua idea di calcio. Gli ottimi risultati nei dilettanti valgono la chiamata dell’Udinese, Angelo Trevisan gli affida subito gli Under 17 nazionali. Ma chi è Gridel in panchina?
Tre stagioni in crescendo con i Friulani, nella seconda un curioso incrocio col terzino Jacopo Del Fabro in U15 che ora rivedrà nei campi di Vinovo. Gridel si definisce un allenatore innovativo, la giovane età gli permette “rapire” con gli occhi ed imparare da giocatori e da allenatori, ogni situazione può essere utile per un costante miglioramento e apprendimento. Nonostante nell’ultima incredibile stagione in Friuli terminata con la sconfitta in semifinale contro il Torino poi campione, abbia utilizzato spesso il 3-4-2-1 non è ingabbiato ad un modulo, preferisce adattarsi alle caratteristiche del gruppo squadra.
Le abilità tattiche sono accompagnate dalla propensione costante al dialogo con i suoi giocatori, in questo la giovane età gli dà una marcia in più e permette un confronto non troppo sbilanciato mantenendo chiari i ruoli. Si troverà a lavorare con i 2010, a detta di molti, fra le squadre più talentuose d’Italia ed ora con un allenatore altrettanto talentuoso in panchina. Il binomio promette molto bene, toccherà solo aspettare per conoscere meglio chi è Gridel.
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