Chelsea-PSG, Joao Pedro al veleno: “Luis Enrique mi ha spinto. Non sanno perdere” | OneFootball

Chelsea-PSG, Joao Pedro al veleno: “Luis Enrique mi ha spinto. Non sanno perdere” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: DirettaCalcioMercato

DirettaCalcioMercato

·14 July 2025

Chelsea-PSG, Joao Pedro al veleno: “Luis Enrique mi ha spinto. Non sanno perdere”

Article image:Chelsea-PSG, Joao Pedro al veleno: “Luis Enrique mi ha spinto. Non sanno perdere”

Joao Pedro ha commentato i fatti accaduti dopo il triplice fischio della finale del Mondiale per club tra Chelsea e PSG.

Joao Pedro rincara la dose dopo quanto accaduto ieri sera dopo la fine della finale valida per il Mondiale per club, che ha visto il Chelsea battere il PSG con un roboante 3-0. Il Chelsea ha sbloccato la sfida grazie ad una doppietta di Cole Palmer e poi chiuso la gara con l’ennesimo gol dello stesso Joao Pedro, che ha avuto un impatto devastante sui Blues: arrivato a mondiale in corso ha messo a segno 3 gol tra semifinale e finale.


OneFootball Videos


Tuttavia, appena dopo il fischio finale, è scoppiata una rissa che ha visto tra i suoi protagonisti un insospettabile come Luis Enrique che, dopo aver perso le staffe, ha spintonato Joao Pedro colpendolo al volto. Questa mattina, il calciatore in un’intervista a SporTV, emittente brasiliana, ha rincarato la dose affermando che i parigini non sappiano digerire una sconfitta. In seguito ha parlato, emozionandosi, del suo approdo al Chelsea e del suo impatto coi Blues. Di seguito le parole del calciatore.

Chelsea-PSG, le parole di Joao Pedro sull’accaduto

Sull’accaduto: “Il match stava per finire e loro hanno cominciato con le provocazioni, cosa normale. Solo perché hanno vinto la Champions, lo capiamo, è meritato, complimenti a loro… Ma oggi era un’altra partita e a vincere siamo stati noi. Avrebbero dovuto accettarlo, non dovevano provocare. Li ho visti circondare Andrey, e come buon brasiliano sono andato a proteggerlo. A quel punto Luis Enrique mi ha spinto e sono caduto. Non sanno perdere“.

Sul suo arrivo al Chelsea: “Ho passato 40 giorni in vacanza, sono arrivato nel mezzo di un Mondiale, è la prima volta che affronto grandi squadre. Sto vivendo l’incredibile, non so cosa dire. Ho lavorato con un personal trainer e sono arrivato negli Stati Uniti eliminando subito una squadra che mi ha dato tutto (il Fluminense, ndr) e arrivando in finale. La mia prima finale, due gol in semifinale e uno in finale. È merito di Dio, non c’è molto da dire”.

View publisher imprint