Castellammare, goditi il viaggio: questa è la Juve Stabia più competitiva di sempre | OneFootball

“I giorni, nella memoria, tendono a uguagliarsi, ma non c’è un giorno, neppure di carcere o d’ospedale, che non porti una sorpresa, che non sia, controluce, una rete di minime sorprese“. Jorge Luis Borges, sempiterno scrittore argentino, ha dotato i suoi lettori – spesso diventati ambasciatori della sua grandezza nel mondo – di strumenti per attraversare la vita. Nell’Aleph, questo passaggio sul valore da attribuire al momento è di una sconfinata bellezza e, al contempo, importanza. Un approccio che, si spera, i tifosi della Juve Stabia (perché il calcio è una forma d’arte e, in quanto tale, che ben venga l’interrelazione con la letteratura) stanno cercando di fare proprio.

Protagonista di una stagione scintillante per tanti motivi, sia calcistici che sociologici, la versione attuale delle Vespe è quella più competitiva di sempre. Sembrerà lapalissiano, ma la storia non va sottovalutata in alcuna circostanza: mai, nella propria ricca e ultracentenaria esistenza, il sodalizio campano si era ritrovato al sesto posto in Serie B (quella in corso è la sesta partecipazione al campionato cadetto) ad aprile. Potrebbe bastare questo, ma le stecche di un ventaglio sono tante e la luce dell’arcobaleno multicolore, dunque non è possibile fermarsi a un asettico dato: la squadra allenata in maniera magistrale da Guido Pagliuca è un gioiello tecnico-tattico, oltre a essere una gioia per gli occhi e una lectio magistralis di sentimenti.

Quanti meriti in questa tela, a cominciare dal menzionato Pagliuca, allenatore con la semplicità umana che tiene attaccati al suolo ma la genialità che permette di vedere le cose in 4K. Una competenza, quella del tecnico, che attraversa i muri, rende elastica la materia più spigolosa e permette di far sembrare colline le montagne da scalare.

Una sommatoria di buoni propositi che coinvolge il tecnico, l’inossidabile gruppo-squadra e una dirigenza talmente certosina da dare la sensazione di aver edificato un puzzle con un numero di pezzi definito e un’immagine già immaginata e individuata da tempo. Il tutto sublimato dal calore di una piazza, alla quale è necessario dedicare l’ultimo periodo e contestuale pensiero.

Dare valore alle sorprese portate da ogni giornata, sottolineava Borges. Ecco, per la gente di Castellammare sarebbe fondamentale acquisire la capacità di considerare sorprendente quanto si sta facendo in quest’annata. Il tempo scorre in maniera inesorabile e la quotidianità impone settaggi differenti, oltre alla probabile impossibilità di rallentare, fermarsi e lasciarsi inebriare da impagabili fragranze calcistiche. Ciononostante, l’invito è quello di essere consapevoli della misticità del cammino portato avanti, perché – ebbene sì – questa è la miglior Juve Stabia di sempre.