Capo Plaza: «Ho una sorpresa per Leao. Milan, prendi questi…» | OneFootball

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Calcionews24

·27 April 2024

Capo Plaza: «Ho una sorpresa per Leao. Milan, prendi questi…»

Article image:Capo Plaza: «Ho una sorpresa per Leao. Milan, prendi questi…»

Capo Plaza e la sua opinione sulla stagione attuale del Milan: tra Leao, Conte, il nuovo album e tantissime curiosità

Rapper con un album in uscita, tifoso del Milan appassionato, Capo Plaza si è raccontato a Sport Week.

CHI VUOLE COME ALLENATORE – «Antonio Conte. Lui saprebbe rimettere tutti in riga, porterebbe a nuovi acquisti giovani e riceverebbe molto consenso. In ogni caso sono disposto ad accettare chiunque perché, grazie Pioli, ma è arrivato il momento di un nuovo ciclo».


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CITA LEAO IN UN PEZZO – «Lui non sa niente, voglio fargli una sorpresa. Quando uscirà il disco, lo chiamerò in diretta per vedere la sua reazione. Secondo me si gaserà parecchio».

MILAN: CHI CEDERE – «A Rafa e a Mike non rinuncerei mai. Quindi se proprio devo scegliere direi Theo. Penso che ci siano molti terzino buoni in giro per il mondo, magari non al suo stesso livello, ma che possano diventarlo. Comunque spero che arrivi un attaccante col senso del gol. Mi piace molto Viktor Gyokeres dello Sporting Lisbona, un mini Haaland che quando serve segna. Quello che è mancato finora nelle partite decisive».

L’USCITA DI UN ALBUM – «É come se mi fossi tolto un peso. Ci abbiamo lavorato un anno e mezzo e ci tengo perché è un progetto molto personale e maturo. Rispetto al passato ho scavato dentro me stesso, c’è più il mio lato umano. Il messaggio dietro a questo disco è che le cose che ti feriscono ti lasciano delle cicatrici con cui devi imparare a convivere se vuoi stare bene con te stesso e con gli altri».

LA NORMALITA’ E LA FAMA – «É una cosa che accomuna star della musica ai grandi sportivi. Se penso ai calciatori, mi vengono subito in mente le parole di Mbappé che in un’intervista ha confessato quanto gli mancasse la normalità e di aver ormai “perso la spontaneità dell’essere umano”. Oppure quando Dumfries ha ammesso di affidarsi a uno psicologo dello sport. Pensa a un ragazzino di quartiere che a vent’anni realizza il sogno di giocare in Champions League e guadagna milioni, il successo e le pressioni non sono affatto facili da gestire. Io lo so bene. Per questo servono psicologi specializzati nello sport, così come all’estero esistono centri di sostegno psicologico dedicati unicamente ai musicisti».

TONALI E LE SCOMMESSE – «Ho molti amici calciatori, se non si stanno allenando il resto del tempo lo passano a casa, tra computer e Playstation, proprio perché non si possono permettere una vita normale. In un modo o nell’altro questo “vuoto” lo devono riempire e se lo fanno scommettendo legalmente secondo le regole non li condanno. La differenza sta nella testa che ti ritrovi: scommettere sul proprio sport, sulla propria squadra è sbagliato. E da tifoso mi dà fastidio. Io non metterei mai a rischio il mio lavoro, buttando via tutto ciò che ho costruito. É come se io comprassi gli streaming…»

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