Calhanoglu Inter, il clima resto teso: spunta questa possibilità, presto l’incontro con l’agente | OneFootball

Calhanoglu Inter, le ultime sul futuro del centrocampista nerazzurro dopo l’interesse del Fenerbahce. Tutti i dettagli in merito

L’ultimo atto della telenovela Hakan Calhanoglu lo ha scritto Gordon Stipic-Wipfler, agente del centrocampista turco. Dopo settimane di voci insistenti su un possibile addio, con Fenerbahce e Galatasaray pronti a contendersi il numero 20 dell’Inter, il procuratore ha spento le indiscrezioni: nessuna trattativa è attualmente in corso, né con i club turchi né con altre società. Ma, come scrive Il Giorno, la dichiarazione non basta per archiviare la questione: il caso Calhanoglu non può ancora dirsi chiuso.

L’agente ha precisato che non esiste alcuna negoziazione aperta, sottolineando la volontà di rimanere all’Inter. Tuttavia, l’impressione è che qualcosa si sia rotto dopo il Mondiale per Club, una competizione che ha lasciato strascichi non solo tecnici, ma anche umani e ambientali. Il centrocampista, reduce da un infortunio che lo ha tenuto fuori dal torneo, è finito al centro di critiche interne e di una frattura con lo spogliatoio, in particolare dopo le parole del capitano Lautaro Martinez. Un nodo che, al di là delle dichiarazioni pubbliche, la società dovrà affrontare con lucidità.

Calhanoglu Inter, ferita aperta: possibile separazione nel 2026

Il Giorno riporta che oggi il club e il giocatore stanno cercando di uscirne “da vincitori”, evitando rotture traumatiche. Ma l’idea di una separazione al termine della prossima stagione prende quota, soprattutto alla luce del contratto in scadenza nel giugno 2026. L’Inter, per evitare di trovarsi con un calciatore scontento e in scadenza, potrebbe scegliere di valutare offerte già a partire dal prossimo anno, con una base fissata a 25 milioni di euro.

Anche in assenza di contatti ufficiali, il clima attorno a Calhanoglu resta teso. Il centrocampista dovrà ora lavorare per ricostruire il rapporto con il gruppo e con i tifosi, mentre la dirigenza dovrà decidere se puntare ancora su di lui o pianificare un addio graduale. In ogni caso, il futuro è tutt’altro che definito.