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·4 December 2024
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A Gialli di Sera, il difensore del Modena Mattia Caldara, ha voluto raccontarsi tra passato e presente.
LE PAROLE – «Dopo come era andata l’anno scorso, il mio primo obiettivo era stare bene e aiutare la squadra. È quello che provo a fare ogni giorno. Sto migliorando, ma credo mi manchi ancora un 20% per alzare l’asticella e ridurre gli errori. In estate ho incontrato Matteo Rivetti e il direttore Catellani a Milano. Da loro ho sentito quella fiducia di cui avevo bisogno e che nemmeno io avevo in quel momento. Poi è arrivata anche la chiamata di mister Bisoli. Il presidente è molto presente, e questo mi ricorda l’esperienza all’Atalanta: è una cosa molto bella e significativa. Infortunio più duro? Il primo infortunio serio. Faticai molto a rialzarmi mentalmente dopo essermi rotto il crociato appena rientrato dall’infortunio al tendine d’Achille. Anche il problema alla caviglia dell’anno scorso mi ha fatto pensare di smettere. Voglio dare il massimo»