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·11 June 2025

Calciomercato Milan, Biasin avvisa i rossoneri! Su Musah al Napoli ha detto questa cosa

Article image:Calciomercato Milan, Biasin avvisa i rossoneri! Su Musah al Napoli ha detto questa cosa

Calciomercato Milan, Fabrizio Biasin, noto giornalista, ha analizzato la possibile cessione di Musah al Napoli: le sue parole

La stagione del Milan si è rivelata al di sotto delle aspettative, generando malumore e contestazioni tra i tifosi. È proprio su questo sentimento diffuso che Biasin innesta la sua riflessione, affrontando di petto le critiche relative al “Fuori Tutto” che sembra profilarsi all’orizzonte. Il giornalista non nasconde la comprensibile amarezza dei sostenitori, ma propone una lettura differente, quasi controcorrente, di questa apparente smobilitazione.

Il pensiero di Biasin sulla situazione al Milan è chiaro e diretto: “Molti contestano il “Fuori Tutto” (o quasi) del calciomercato Milan. “Vendono tutti i più forti! Maledetti!”. Certo non può far piacere a un tifoso vedere i grandi nomi ceduti o a un passo dalla cessione ma, forse, è quello che deve fare il Milan per rimettere ordine dopo una stagione inaccettabile: fidarsi di Allegri-Tare, riorganizzare, mettere insieme una squadra piuttosto che una serie di giocatori a caso, per quanto forti”. Questa dichiarazione offre una prospettiva intrigante. Biasin suggerisce che il sacrificio di alcuni “grandi nomi” non sia un segno di debolezza o disinteresse, ma piuttosto una mossa strategica necessaria per ricostruire fondamenta solide. La fiducia in una potenziale nuova gestione tecnica, magari con l’inedita coppia Allegri-Tare, diventa il perno di questa riorganizzazione. L’obiettivo non sarebbe più quello di accumulare singoli talenti, per quanto eccellenti, ma di forgiare un collettivo coeso e funzionale, in grado di esprimere un gioco armonico e costante. È un richiamo alla logica calcistica più pura, dove il valore della squadra prevale sulla somma delle individualità, soprattutto dopo un’annata da dimenticare che ha evidenziato le lacune strutturali più che le singole prestazioni.


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Ma l’analisi di Biasin non si ferma al solo Milan. Il suo sguardo si allarga anche al mercato, intercettando un nome che sta animando le cronache calcistiche: quello di Yunus Musah. Il centrocampista americano, arrivato in rossonero con discrete aspettative, non ha pienamente convinto nella sua prima stagione in Italia. Eppure, sembra esserci un’interessamento concreto da parte di un club blasonato come il Napoli, e la motivazione di questo interesse è un ulteriore spunto di riflessione per Biasin.

Quindi le parole di Biasin sull’interessamento del Napoli per Musah: “Il Napoli vuole Musah. O meglio, lo vuole Conte. E se lo vuole Conte è perché vale più di quello che in rossonero (non) ha fatto vedere”. Questo passaggio è illuminante. L’insistenza di Biasin sul “Conte” è cruciale. L’arrivo di un tecnico del calibro di Antonio Conte a Napoli cambierebbe radicalmente le prospettive di molti giocatori, compreso Musah. Conte è noto per la sua capacità di valorizzare i calciatori, di plasmarli e di inserirli in un sistema di gioco dove le loro caratteristiche possano emergere al meglio. Se un allenatore esigente e tatticamente preparato come Conte vede del potenziale in Musah, significa che il valore intrinseco del giocatore è superiore a quanto mostrato finora in rossonero. È un invito a non giudicare un calciatore solo dalle prime battute, specialmente in un contesto così travagliato come quello del Milan in questa stagione. Il cambio di ambiente e, soprattutto, la guida di un tecnico con idee chiare e una metodologia di lavoro ben definita, potrebbero rappresentare la chiave per sbloccare il vero talento di Musah.

In sintesi, l’editoriale di Biasin offre uno spaccato profondo e stimolante sul calcio italiano attuale. Dalla necessità di una rifondazione strutturale per il Milan, vista non come un depauperamento ma come una tappa obbligata per un futuro più solido, all’importanza della visione di un allenatore di primo piano come Conte nel ridare lustro a talenti che, per un motivo o per l’altro, non sono ancora riusciti a esprimersi al massimo. Un quadro complesso, ma analizzato con la consueta lucidità e schiettezza che contraddistinguono il giornalista.

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