Calcionews24
·25 April 2024
Calcionews24
·25 April 2024
Ariedo Braida, ex dirigente del Milan, ha parlato a La Stampa della stagione dei rossoneri.
MALDINI – «Posso valutare da fuori perché non conosco le dinamiche interne. Paolo, con Massara, era diventato un punto di riferimento. Rappresenta la storia del Milan. Sembrano fattori impalpabili, invece sono questioni chiave. Fa specie vedere che non è più lì chi capisce di calcio».
MIGLIOR DIRIGENTE IN ITALIA – «Giuntoli è ancora giovane, ma ha già fatto benissimo con Carpi e Napoli. Vedremo ora se scriverà pagine di storia alla Juventus. Stesso discorso per Manna al Napoli. D’Amico (Atalanta) e Sogliano (Verona) hanno fatto vedere qualità interessanti. Tare è molto bravo anche se ora è fermo dopo la separazione con la Lazio».
RUOLO DIRIGENTE – «La caratteristica indispensabile? La competenza. Non solo nell’avere l’occhio clinico per valutare se un calciatore è forte, ma anche andare ogni giorno al centro sportivo della squadra. Il bravo dirigente non si vede soltanto d”estate o a gennaio. Ma tutto l’anno. Deve avere le antenne sempre dritte per capire le problematiche di tutti».