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·17 October 2024

Bonucci, da oggi sei allenatore! Ecco quali squadre può guidare

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Leonardo Bonucci ha superato l’esame UEFA B e può essere considerato a tutti gli effetti un tecnico. Quali squadre può guidare? E quale sogna di allenare?

Era tra i suoi obiettivi, ora è realtà: Leonardo Bonucci è considerabile a tutti gli effetti un tecnico UEFA B. Questo l’esame passato, insieme ad altri quaranta candidati, dall’ex calciatore della Juventus. Che, una volta terminata la carriera da giocatore, ha subito deciso di approfondire gli studi per diventare allenatore. Un sogno diventato realtà: il classe ’87 d’ora in poi potrà guidare ”squadre di società appartenenti alla Lega Nazionale Dilettanti e di squadre giovanili di società appartenenti alla Lega Nazionale Professionisti Serie A, alla Lega Nazionale Professionisti Serie B, alla Lega PRO, alla Lega Nazionale Dilettanti ed al Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica. dunque di poter guidare le squadre giovanili”.


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Bonucci e il sogno di allenare la Juventus: ”Mio percorso con la Signora non è finito”

Il prossimo step nel percorso da allenatore di Bonucci sarà ovviamente il conseguimento del patentino UEFA A e poi di quello UEFA Pro, che gli permetteranno di guidare qualunque compagine senza restrizione. Un sogno che l’ex difensore vuole rincorrere sulla panchina del club che lo ha reso grande: la Juventus. Con i bianconeri Bonucci ha giocato per 12 stagioni, raccogliendo 502 presenze, 35 gol e la gioia di 17 trofei. Un percorso che, secondo il diretto interessato, ”non è ancora finito”.

”Alla Juventus sono fiducioso di aver dato sempre il massimo. Ogni settimana parlo con molti miei ex colleghi. Ciò fa capire che ero importante nello spogliatoio: amicizia con i veterani e riferimento per i giovani”.

”Tornare è uno dei miei obiettivi. Voglio fare l’allenatore e se riuscissi a diventarlo nell’élite, la Juve è uno dei club che mi piacerebbe allenare. Il club bianconero è una parte cruciale della mia vita. Sono grato ad Andrea Agnelli, Marotta, Paratici, Nedved, riferimento silenzioso. E all’allenatore che più mi ha cambiato e aiutato a crescere: Antonio Conte”.

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