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Diego D'Avanzo·11 July 2024
🚨Bonucci a zero su Allegri! I motivi dell'addio e l'esultanza col Milan🤯

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Diego D'Avanzo·11 July 2024
Bonucci si è concesso in una lunga intervista al podcast BSMT in cui non ha risparmiato critiche ad Allegri, alla società e ha espresso il desiderio di diventare l’allenatore della Juventus.
L’ex giocatore ha discusso anche del suo trasferimento al Milan, della famosa esultanza contro la Juve e dell’episodio dello sgabello di Oporto.
“Chiudere in questa maniera è stato un colpo che mai mi sarei aspettato, che mi ha fatto male. Ancora oggi parlarne mi dà un po’ di dispiacere. Io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così. E’ stata una manifestazione di potere di un singolo che non meritavo, se fossero stati chiari avrei accettato di andare“.
Ma Bonucci ha poi detto di non aver fatto causa alla Juventus soltanto per amore: “Avevo la forza di un contratto firmato per andare contro la Juve, ma alla fine non era la Juve il problema di tutto. Se avessi proseguito la battaglia legale avrei vinto, perché era mobbing. La rabbia era per chi mi aveva messo fuori rosa, non per la Juve”.
Nei mesi in cui Bonucci è stato fuori rosa non ci sarebbe stato nessun confronto tra i due: “L’ultimo rapporto che ho avuto con lui (Allegri, ndr) è stato dopo la partita di Udine, anche al centro sportivo non c’è mai stato un confronto in un mese e mezzo, come se fossi per lui un estraneo. Un confronto sarebbe stato il minimo“.
Una chiosa anche su un addio davanti al pubblico che non è mai avvenuto: “Ho parlato con Giuntoli, che era d’accordo con me, e mi ha detto che si poteva gestire diversamente. Juve A contro Juve B poteva essere l’occasione giusta per salutare, eravamo tutti felici”.
“Mi piace pensare che questa storia non sia finita. E’ stata dura da digerire e la rabbia che avevo dentro mi ha fatto fare scelte sbagliate. Ora ho 37 anni ed è un’età corretta per iniziare a studiare e allenare, tornare alla Juventus è il mio sogno… magari me lo dico anche per giustificare il finale che ho avuto con la Juve”.
“Me ne sono andato la prima volta perché avrei potuto creare tensione nello spogliatoio dopo tutto quello che era successo negli ultimi 6 mesi. Nella finale di Cardiff io non ho litigato con nessuno nello spogliatotio ma la dirigenza non mi ha difeso dalla stampa, e lì sono andato su tutte le furie”.
Sulla sua cessione ha poi aggiunto: “E’ stata una scelta condivisa con allenatore e direttore, che in realtà mi hanno venduto a poco per il valore di quel momento”.
Sull’esultanza contro la Juventus mentre era capitano del Milan ha detto: “Non capisco chi non esulta contro la sua ex squadra. Appena entrato in campo avevo ricevuto solo fischi e insulti dallo stadio… in quel momento non ho mancato di rispetto ai tifosi della Juve, sarebbe stato una mancanza di rispetto verso il Milan se non avessi esultato”.
Bonucci ha commentato il famoso episodio dello sgabello di Porto nel quale si è distaccato dalla dirigenza che stava seguendo la partita: “Avevo preso dalla suite uno sgabello per non stare tra le persone in tribuna perché vivo le partite come se fossi in campo, non me l’aveva dato la Juventus. Già nel 2017 dovevo essere messo fuori rosa per quell’episodio ma sono situazioni che succedono sempre. Io avevo discusso anche Conte in spogliatoio. Perché sono momenti in cui c’è tanta tensione”.
“Pensavo di trovare un’organizzazione diversa da un club di Bundesliga che faceva la Champions. La serenità che ti dava la Juventus lì non esisteva: mi sono mosso da solo per trovare casa e noleggiare la macchina. La cosa mi ha sorpreso, ma devi saperti adattare”.