Barone: «Cagliari-Torino? Altra partita da ex per me. Vi parlo di Nicola» | OneFootball

Barone: «Cagliari-Torino? Altra partita da ex per me. Vi parlo di Nicola» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Cagliarinews24

Cagliarinews24

·14 October 2024

Barone: «Cagliari-Torino? Altra partita da ex per me. Vi parlo di Nicola»

Article image:Barone: «Cagliari-Torino? Altra partita da ex per me. Vi parlo di Nicola»

Simone Barone, vice allenatore del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni sui rossoblù, Davide Nicola e la prossima sfida contro il Torino

Nella giornata odierna Simone Barone è stato ospitato da Radio TV Serie A, per la quale ha toccato diversi interessanti temi. Il vice allenatore del Cagliari ha rilasciato delle dichiarazioni sui rossoblù, Davide Nicola e la prossima sfida contro il Torino del tecnico Paolo Vanoli. Le sue parole:

CAGLIARI-TORINO – «Sarà un’altra partita da ex per me, ma ne ho tante… Il Cagliari sta diventando sempre più squadra, la Serie A è difficile, credo che anno dopo anno sia più complicato anche analizzare gli avversari e le partite, perché si cambiano spesso sistema di gioco e atteggiamento».


OneFootball Videos


ROSSOBLU’ – «Il gruppo ci segue, c’è molta voglia di apprendere nei ragazzi, siamo contenti. La settimana dopo la sosta delle Nazionali è sempre particolare perché piano piano arrivano i Nazionali e c’è da preparare la prima di cinque importanti partite da qui alla sosta successiva».

DAVIDE NICOLA – «Il mister è molto preparato e serio, nel calcio è difficile togliersi le etichette che ti appiccicano addosso. Da quando lavoriamo insieme, lo ha sempre fatto bene e con ottimi risultati, che fosse entrando in corsa o dall’inizio».

SALERNITANA – «Iniziammo insieme a Salerno e, dopo la salvezza miracolosa, venimmo esonerati quando eravamo abbastanza tranquilli e fuori dalla zona retrocessione, senza praticamente esserci mai entrati. Capita, il calcio è anche questo».

OBIETTIVO SALVEZZA – «Noi sappiamo che dobbiamo prima di tutto salvarci, cercando di soffrire meno possibile ma in Serie A soffrire è normale se sei un certo tipo di squadra. L’importante è avere identità, idee, un gruppo forte, poi ci sono sempre molte variabili che possono determinare un risultato. Speriamo di fare qualcosa di bello e importante: per tutti, per noi, ma soprattutto per una piazza che merita tanto».

PICCOLI – «Il paragone Piccoli-Vieni? Piccoli come Vieri? Roberto mi è sempre piaciuto, anche l’anno scorso nel Lecce: ha forza, personalità, tiro, può fare prima o seconda punta, attaccante moderno. Il paragone con Vieri è impegnativo ma può essere uno stimolo. Sta crescendo, deve essere tranquillo, deve crescere, ma lavora moltissimo. Ha tutte le potenzialità per arrivare ad altissimi livelli, Nazionale compresa, ma non è ancora maturato al 100% e Cagliari è una tappa fondamentale».

SFIDE CON LE BIG, NAPOLI – «Napoli e Juventus sono due ottime squadre. Se analizziamo la partita col Napoli meritavamo molto di più, loro giocavano ancora col 3-4-2-1 e avevano alcuni giocatori arrivati da poco; si vedeva già l’impronta di Conte, ora ha cambiato qualcosa sia nel modo di stare in campo sia negli interpreti e sta facendo meglio senza dubbio. Il Napoli è una squadra che cerca di avere più campo dietro l’avversario per metterlo in difficoltà».

JUVENTUS – «La Juventus sapevamo che sarebbe calata un po’ alla distanza nella partita, dopo la sfida a Lipsia in Champions League, siamo stati bravi a metterli in difficoltà anche con i cambi e le scelte in corso d’opera. La Juventus fa molto possesso palla, non è ancora il Bologna di Thiago Motta ma ha quell’impronta. Credo che Inter, Napoli e Juventus si giocheranno lo Scudetto».

ESPEERIENZE CON NICOLA – «Ringrazio sempre mister Nicola e il suo staff per avermi dato questa possibilità 4 anni fa. Io ho cercato sempre di portare le mie conoscenze dettate dal mio vissuto nel calcio, sto crescendo anno dopo anno ed è sempre più bello farlo. Iniziare una stagione con la possibilità di costruire la squadra, di confrontarsi con la proprietà e la dirigenza, è un’esperienza molto bella che non avevo ancora vissuto e che migliora tanto l’individuo all’interno di un gruppo di lavoro».

FUTURO – «Vedremo, vivo alla giornata, poi chissà se in futuro ci sarà una opportunità da prima allenatore e se sarà quello che vorrò fare. Ora pensiamo al Torino che è la cosa più importante».

View publisher imprint