Bargiggia: «Juve in crescita, a Lille meritava la vittoria. Conceicao sarà riscattato e David…» – ESCLUSIVA | OneFootball

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·6 November 2024

Bargiggia: «Juve in crescita, a Lille meritava la vittoria. Conceicao sarà riscattato e David…» – ESCLUSIVA

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Bargiggia in esclusiva. Le dichiarazioni del giornalista ed esperto di mercato sui temi in casa Juventus, di calciomercato e non solo

Paolo Bargiggia, noto giornalista ed esperto di mercato, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi del momento in casa bianconera, da Lille-Juve al calciomercato.

Come giudica la Juve di Lille? Il pareggio è stato il risultato più giusto?«Il pareggio è penalizzante per la qualità di gioco mostrata, per i numeri della partita, per quanta qualità ha fatto la Juve. Anche per l’equilibrio che ha avuto. Purtroppo nel gol preso, forse l’unica azione pericolosa del Lille, che ha passato la partita a difendersi. Forse ecco Cabal prima e Kalulu poi in chiusura potevano essere più pronti. Cabal nel non far girare Zhegrova e Kalulu nel chiudere sul taglio. Però la Juve ha dimostrato che sta crescendo, nelle richieste di gioco di Motta, comunque ha avuto equilibrio tra le due fasi. Ha girato bene palla, ha avuto la conferma che Conceicao è stata un’operazione di mercato molto molto importante. Chiaramente la squadra con tutte le assenze che ha avuto negli ultimi tempi, 6-7 giocatori, è un po’ stanca. Poi si discute sui cambi di Tiago Motta nel finale, tra cui quello di Vlahovic e di Yildiz. Però è chiaro che un buon gestore deve anche conoscere come stanno i suoi giocatori, non c’è solo la Champions, c’è il campionato, c’è il derby. Vlahovic in questo momento non ha sostituti e quindi nel finale è ovvio che la Juve si sia un po’ ritirata. Però meritava di vincere».


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Secondo lei, in questa Champions League, a quale traguardo può ambire la nuova squadra di Thiago Motta?«Sicuramente di arrivare agli ottavi, che sia attraverso i playoff, che sia nelle prime otto, non facile. Ma per le idee di gioco, le potenzialità, non dimentichiamo che è un progetto appena iniziato, e proprio la visione di un calcio europeo, secondo me può andare agli ottavi. Poi lì sono tutte da verificare le cose. Se ci fosse stato Bremer avrei detto che poteva arrivare magari anche nelle otto a giocarsela. Adesso però c’è da vedere strada facendo, ma vediamo perché poi a gennaio magari Giuntoli che ha altissime conoscenze, altissime intuizioni, trova un sostituto parziale quantomeno magari per far sentire meno l’assenza di Bremer».

In Serie A invece è già pronta per lottare per lo Scudetto? Qual è la sua favorita?«La lotta a Scudetto è ancora molto aperta. Quello che dico della Juve sulla Champions lo penso anche per lo Scudetto. Se riuscirà a strada facendo a recuperare tutti gli effettivi, a trovare un sostituto fino a fine stagione all’altezza di Bremer se la può giocare. Il Napoli ha tanti fattori che la indicherebbero favorita, 8/11 sono quelli che hanno vinto lo Scudetto due anni fa. Non ha le coppe, però abbiamo visto che per il momento il gioco di Conte non è dominante. Quindi a mio avviso la Juve se la può giocare con il Napoli, se la può giocare con l’Inter, se la può giocare con l’Atalanta. La Lazio la dobbiamo valutare però secondo me starà lì a dar fastidio ancora per un bel po’. Poi vediamo la vittoria di ieri di Madrid se può avere degli effetti improvvisamente benefici e rilanciare il Milan che comunque ha delle ottime idee di gioco grazie a Fonseca. Comunque ha coraggio».

Tornando su Lille-Juve, David e Vlahovic non hanno tradito le attese. Lei chi sceglierebbe tra i due attaccanti?«Le scelte sono legate anche agli stipendi, ai contratti, alle scadenze. Quindi quello di Vlahovic è tutto un punto interrogativo fino a quando a dicembre non capiremo di più quando ci sarà un incontro più definitivo col suo agente. Per adesso può succedere di tutto, anche che venga messo sul mercato quest’estate. Oppure che si trovi un rinnovo sulla base degli 8 milioni più bonus difficili per arrivare a 10 come gli ha proposto la Juve. Oppure anche che resti senza rinnovare e la Juve lo perda a scadenza risparmiando comunque 24 milioni al lordo di ingaggio. Credo che David sia molto apprezzato per le sue caratteristiche, è un po’ meno un giocatore d’area. Giuntoli lo apprezzava anche ai tempi del Napoli, quindi va seguita comunque questa cosa. Non so dire chi sia meglio, hanno certamente caratteristiche diverse, forse David si adatta di più alla visione di calcio di Motta».

Qual è la situazione per il canadese? La Juventus è in corsa per la sua firma a parametro zero?«Gli hanno fatto una proposta di rinnovo del contratto a Lille. Non ci sono segnali che lui voglia rinnovare, io mi sorprenderei. Su di lui, come dicevo, Giuntoli lo segue anche dai tempi del Napoli. Sono convinto che se vorrà provare a prenderlo avrà i numeri per farlo. C’è la concorrenza dell’Inter in Italia, ma relativa. Non dimentichiamo che Giuntoli ha già soffiato due giocatori sul mercato all’Inter. Lo scorso anno Tiago Djalò e quest’anno Cabal, quindi da questo punto di vista sarei tranquillo. Però c’è anche la Premier, con il Chelsea che lo aveva cercato quest’estate. Però sicuramente la Juve ci sta lavorando e sta muovendo le sue pedine per tutelarsi e in qualche modo opzionare virtualmente, mandare dei segnali a Jonathan David».

Si aspettava un impatto così importante di Conceicao? La sua conferma alla Juventus è già decisa?«Non mi aspettavo sinceramente un impatto così alto, ma su questo poi continuo a capire che bisogna fidarsi del lavoro di Giuntoli. Come nessuno si aspettava dell’impatto che aveva avuto Kvara al primo anno di Napoli. Invece evidentemente il responsabile dell’area sportiva della Juve ci vede bene. Sul mercato e nelle scelte, soprattutto con questo tipo di giocatori, sugli attaccanti esterni. Sì, la Juve ha già deciso di riscattare Conceicao, ha già comunicato al suo club che lo riscatterà. Adesso aspetteranno perché 30 milioni è il costo della clausola, è chiaro che se Conceicao continuerà a giocare su questi livelli non faranno una grossa battaglia per ridurre i 30 milioni. Se sarà un po’ più normale, fra virgolette, nelle performance magari cercheranno di spuntare un piccolo sconto. Però resterà alla Juve, ecco la strada è già tracciata e resterà alla Juve a titolo definitivo».

Koopmeiners ancora a secco, ieri due gol annullati. Da lui invece si aspettava un impatto diverso?«No, non mi aspettavo un impatto diverso da Koopmeiners perché comunque l’Atalanta l’ha mollato tardi. Quindi è arrivato un po’ tardi, dentro ad un modo di giocare completamente diverso. Perché non dimentichiamo che all’Atalanta si giocava sull’aggressione e sull’uomo a uomo, qui si gioca col fraseggio. Magari lui all’inizio deve assimilare questo tipo di gioco, poi ha avuto quel brutto infortunio con la frattura alla costola e non è facile recuperare. Però si vede che è un giocatore già dentro la Juve e sono contenti di lui. In fase offensiva arriverà, ma come personalità da leader in campo. Sono convinto che tutti i soldi spesi verranno riscontrati dalle sue prestazioni».

Infine sulla nuova Nazionale di Spalletti. Immagina gli Azzurri già competitivi per il prossimo Mondiale? Sempre in caso qualificazione…«Sì io credo che ci sarà la qualificazione e che saremo più competitivi. Perché Spalletti ha fatto tesoro degli errori fatti all’Europeo ed in avvicinamento all’Europeo. Dal punto di vista tattico, nel senso che continuava a cambiare moduli, invece adesso si è deciso di giocare a tre. Ha recuperato Tonali, forse ha capito che a livello psicologico deve mettere meno pressione e meno concetti in testa ai giocatori. Lasciarli più liberi. Abbiamo ottimi giocatori, stiamo riscoprendo anche gli attaccanti come Retegui. Sta crescendo Lucca, tornerà Scamacca. È un nuovo ciclo e io sono fiducioso. Sono fiducioso e penso che possiamo andare avanti bene al prossimo Mondiale».

Si ringrazia Paolo Bargiggia per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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