Atletico-Real, Simeone protesta: “Alvarez? Non c’è il doppio tocco”. E Ancelotti ribatte… | OneFootball

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·13 March 2025

Atletico-Real, Simeone protesta: “Alvarez? Non c’è il doppio tocco”. E Ancelotti ribatte…

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“Botta e risposta” tra Simeone e Ancelotti in conferenza stampa: l’allenatore dell’Atletico non crede nel doppio tocco di Alvarez, ma…

Rigore di Alvarez? Non ho mai visto il VAR intervenire per rivedere un rigore in queste circostanze. Sono orgoglioso dei miei ragazzi e contento di come hanno giocato. Anche se non siamo riusciti a vincere, abbiamo messo in difficoltà i nostri avversari”. La conferenza stampa di Diego Simeone dopo l’eliminazione in Champions per mano del Real, si apre con un velo di polemica. Contestato dal Cholo, infatti, è il rigore che è stato tolto all’Atletico per il doppio tocco di Alvarez. “Chiedo ai presenti: chi ha visto Alvarez toccare il pallone due volte può alzare la mano. Io non l’ho visto”, ha continuato il tecnico dei Colchoneros concludendo con un elogio alla prestazione della sua squadra. “Questa serata rimarrà impressa nella memoria dei nostri avversari, che si ricorderanno di quanto sia stato difficile affrontarci”.


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MADRID, SPAIN – MARCH 12: Antonio Ruediger of Real Madrid celebrates after scoring the sides fifth and winning penalty. (Photo by Florencia Tan Jun/Getty Images)

Ancelotti sicuro: “Alvarez la tocca due volte”, poi spiega la scelta Rudiger

Non è della stessa opinione Carlo Ancelotti: l’allenatore del Real Madrid ha ribadito infatti che il doppio tocco c’è stato. Le immagini parlano chiaro.Alvarez tocca la palla due volte: prima con il destro e poi con il sinistro. È una lotteria, come ben sappiamo”, ha dichiarato in conferenza stampa prima di spiegare la scelta di far tirare – per l’ennesima volta – a Rudiger un rigore decisivo. Volevamo mettere Endrick in quinta posizione, ma pensavamo che Rudiger fosse più rilassato. Ne abbiamo discusso e ho detto a Endrick che avrebbe tirato per ultimo, ma non sembrava molto contento. Così gli ho detto di aspettare”. Non il miglior rigorista che ha a disposizione il Real, certo, ma sempre di più portafortuna: dopo aver eliminato l’anno scorso il Manchester City ai quarti, il tedesco conferma ancora una volta di “avere gli attributi”. La Champions League è il parco giochi del Real Madrid, non possiamo farci nulla.

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