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·19 April 2025
Atalanta, Scamacca si confessa: “Il momento più difficile della mia carriera. Con Retegui? Vedremo…”

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·19 April 2025
Gianluca Scamacca, attaccante dell’Atalanta, ha raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport il momento complicato che sta attraversando a causa dell’infortunio che lo tiene lontano dai campi da diversi mesi. Un passaggio difficile, ma anche un’occasione di crescita personale e sportiva, come lui stesso ha spiegato.
“Un periodo duro, ma mi servirà per tornare più forte” “È il momento più difficile della mia carriera – ha detto Scamacca – non ero mai stato fuori così a lungo. Ma questo mi ha costretto a guardarmi dentro: forse avevo bisogno di mettermi alla prova. Prima vivevo le difficoltà come tragedie, oggi ho capito che bastano equilibrio e calma. Quando starò bene, avrò la certezza che i momenti bui non sono la fine, ma un passaggio necessario”.
Scamacca si mostra determinato, fiducioso che il lavoro e la concentrazione sui propri obiettivi lo riporteranno al meglio.
“Il mio motto? Che il meglio deve ancora venire. Me lo sono ripetuto ogni giorno l’anno scorso fino a Dublino. E continuerò a farlo”.
L’infortunio e la delusione dopo l’Europeo Il guaio fisico è arrivato in allenamento a Parma, in un momento in cui si sentiva in forma, ma forse ancora scosso dalla delusione europea.
“La sfortuna da sola non esiste. È stato un movimento banale, forse ero più stanco di testa che di fisico. Dopo l’Europeo non avevo ancora elaborato la delusione, non ero ‘pulito’”.
Anche la partita contro il Torino ha lasciato il segno:
“Un contrasto con Ricci, alzo la gamba, vado a vuoto e sento ‘tac’. Ho capito subito che era qualcosa di serio. Ho provato a continuare, ma era inutile”.
Il momento più difficile?
“La sera della gara con il Real Madrid. Guardarla dal divano, sapendo che sarebbe dovuta essere la mia prima vera Champions, è stato devastante”.
Il rientro e l’eventuale coppia con Retegui Nonostante il lungo stop, Scamacca guarda con fiducia al futuro:
“Non ho paura. Se rientri con il timore del trauma, hai già perso. Sto facendo tutto con calma, magari ci metterò un mese in più, ma tornerò meglio di prima. Per il secondo infortunio mi avevano dato quattro mesi e mezzo. A luglio saranno già passati più di cinque: sono pronto”.
Sulla possibilità di giocare in coppia con Mateo Retegui:
“Due centravanti non sono mai troppi. L’Atalanta chiede agli attaccanti cose diverse, io non sono come Lookman. Forse sarà più semplice a partita in corso. Vedremo cosa deciderà il mister”.