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·27 May 2025

⚠️ Atalanta-Gasperini, vertice in 48 ore: gli aggiornamenti

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Saranno ore decisive per il futuro di Gian Piero Gasperini, così come dell’Atalanta. Ecco quanto apprendiamo da “La Gazzetta dello Sport”: “L’Atalanta e Gian Piero Gasperini si vedranno presto. Forse già entro le prossime 48 ore.Un faccia a faccia che può chiudere il cerchio dei confronti fra i Percassi e il co-presidente Pagliuca andati in scena fra domenica e ieri, ed essere più risolutivo rispetto ai primi incontri, interlocutori, con il tecnico della scorsa settimana: anzitutto per fare chiarezza sulla prosecuzione del suo rapporto e dunque sul progetto della Dea che sarà. Gasp è legato al club da unaltroannodi contratto, e per questo in teoria può restare sulla panchina nerazzurra anche senza prolungarlo, o non facendolo subito: sono eventualità che comunque andrebbero considerate come “estrema” e non ideale. Uno scenario che in ogni caso entrambe le parti considerano opportuno, ancor prima che urgente o necessario, rendere più chiaro. In ogni caso il club e il tecnico da quel vincolo si sentono legati, fino a prova contraria: ovvero un epilogo con addio, per un’eventuale proposta di un altro club o una separazione concordata.

Rinnovo è stata la parola ricorrente di questi ultimi mesi: da quando a febbraio il Gasp manifestò la decisione di non firmarlo, fino ad arrivare ai giorni scorsi, dunque alla proposta di un’intesa fino al 2027 avanzata dalla società. «Più che offrirgli un prolungamento, non possiamo fare», ha detto domenica sera l’a.d. Luca Percassi. Frase in antitesi con quella dettata da Gasperini nel post gara: «Il mio contratto è un questione successiva». Successiva (e dunque subordinata) a cosa? Le parola chiave nella sua lunga dissertazione è stata: obiettivi. E come dichiararli con chiarezza, senza creare false aspettative, e poi come raggiungerli. La sua preoccupazione, che l’Atalanta conta di poter rassicurare, è che l’obiettivo considerato ormai strategico, e dunque necessario, dal club data la dimensione raggiunta, ovvero la partecipazione alla Champions League, non sarà così facile da raggiungere, nella prossima stagione. O comunque da non valutare come scontato, anche in considerazione delle concorrenza che potrebbe essere più numerosa e qualificata.


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Se il traguardo obbligatorio è questo, «oggi non credo di essere capace di garantirlo. E non so se dalla società potrà essere accettata l’eventualità di dover abbassare l’asticella». Una frase non da Gasperini, che nasce – ha spiegato – da valutazioni sulla rosa attuale e su come potrebbero modificarla il mercato e la scansione dei suoi tempi: prima le cessioni – il tecnico non ha mai contestato il “dovere” dell’Atalanta di non rifiutare plusvalenze irrinunciabili – e poi gli acquisti, o viceversa? Sono e saranno proiezioni dettate dalle opportunità che potranno presentarsi: l’unica partenza praticamente sicura – ovviamente per un’offerta adeguata – è quella di Lookman. Nei progetti ideali non ce ne sarebbero altre, ma le incognite sono rappresentate da proposte “assolute” per Ederson (tutt’altro che da escludere) e nel caso anche per Retegui. Le necessità, al di là dei sostituti di chi dovesse salutare, saranno per il reparto esterni e soprattutto la difesa: il riscatto (o il rinnovo del prestito) di Kossounou è ancora da concretizzare, Kolasinac (a ottobre) e Scalvini rientreranno dopo infortuni importanti e Djimsiti potrebbe chiedere la libertà di accettare offerte arabe: stavolta un gentleman agreement sarebbe difficile da rifiutare. Di tutto questo, ma soprattutto delle possibili alternative agli eventuali partenti, si parlerà più approfonditamente quando si incontreranno club e Gasperini. Che prima di (ri)affrontare il discorso rinnovo confida di concordare un piano molto concreto. Quello a cui l’Atalanta sta lavorando: tutto starà, come ha detto il tecnico l’altra sera, arrivare ad un punto in cui si trovi «sintonia su certe valutazioni»”.

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