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·15 December 2024

Atalanta, Dea vincente e anche fortunata: il mancato rigore fischiato al Cagliari ha detto che…

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Un episodio discusso ha animato il primo tempo di Cagliari-Atalanta al 33’, quando i giocatori sardi hanno chiesto a gran voce un calcio di rigore per un presunto tocco di mano in area da parte del difensore atalantino Kossounou. La decisione dell’arbitro Pairetto, supportato dal VAR Paterna, ha sollevato molte perplessità.

Atalanta, Dea vincente e anche fortunata: il mancato rigore fischiato al Cagliari ha detto che…

Al 33’ del primo tempo, sul cross di Deiola, Kossounou in scivolata ha colpito il pallone con il braccio, che era posizionato in modo abbastanza alto. Nonostante un primo rimpallo sulla gamba, la sua posizione del braccio in quel momento ha sollevato dubbi. La reazione immediata del Cagliari è stata quella di chiedere un rigore, ma Pairetto ha deciso di far proseguire il gioco con una rimessa dal fondo, ignorando la deviazione del difensore.


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Il VAR, pur avendo la possibilità di intervenire, non ha ritenuto necessario richiamare l’arbitro per una revisione dell’azione, decisione che ha suscitato critiche. Nonostante il rimpallo sulla gamba, l’impressione generale è che la posizione alta del braccio di Kossounou, in combinazione con il movimento della palla, avrebbe giustificato almeno una revisione dell’episodio da parte di Pairetto tramite On Field Review (OFR), con l’eventuale assegnazione di un calcio di rigore per il Cagliari. La Linea della Gazzetta dello Sport

Anche La Gazzetta dello Sport ha analizzato il contesto e concorda sulla decisione errata. Secondo il quotidiano sportivo, Kossounou ha effettivamente colpito il pallone con il braccio in modo sospetto. Nonostante un primo tocco con la gamba, il braccio del difensore era molto alto e solo successivamente si è abbassato, un’azione che, a loro avviso, meritava la sanzione del rigore.

In sintesi, l’impressione di molti esperti e appassionati è che l’arbitro Pairetto abbia commesso un errore nell’interpretare l’episodio, considerando la posizione del braccio e il rischio di un tocco volontario. L’assenza di intervento del VAR ha suscitato ulteriori dubbi, soprattutto visto che il protocollo VAR avrebbe permesso una revisione dell’episodio, che avrebbe potuto portare a un calcio di rigore per il Cagliari. La Critica

Le critiche si concentrano su due aspetti: innanzitutto, l’incertezza dell’arbitro nel prendere la decisione, e in secondo luogo, l’incapacità del VAR di intervenire, nonostante ci fossero gli estremi per una revisione dell’azione. L’episodio ha generato confusione e ha alimentato il malcontento dei giocatori e dei tifosi del Cagliari, che ritenevano di meritare un rigore.

La partita, quindi, rimane segnata da un episodio controverso che ha diviso opinioni e lasciato molti interrogativi sul funzionamento del VAR e sull’interpretazione delle norme relative ai tocchi di mano in area.

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