Arbitri, il regolamento AIA per il 2025/26: le novità | OneFootball

Arbitri, il regolamento AIA per il 2025/26: le novità | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·17 July 2025

Arbitri, il regolamento AIA per il 2025/26: le novità

Article image:Arbitri, il regolamento AIA per il 2025/26: le novità

Manca circa un mese dall’inizio della stagione calcistica 2025/26, e quest’oggi l’Associazione Italiana Arbitri (AIA) ha pubblicato l’aggiornamento delle regole introducendo diverse nuove norme che saranno in vigore dal 1° luglio.

«Di seguito vengono riportate le modifiche alle Regole del Gioco, approvate dall’IFAB in occasione della 139esima Assemblea Generale Annuale, tenutasi a Belfast (Irlanda del Nord) il 1°marzo 2025. Per ciascuna modifica, viene riportato il testo nuovo / modificato / integrato, insieme con il testo precedente, se del caso, seguito da una spiegazione della modifica», ha spiegato l’AIA.


OneFootball Videos


Sono diverse le novità introdotte: dalla regola degli otto secondi per i portieri con palla in mano, alla nuova norma per evitare le proteste eccessive in campo e che coinvolge direttamente i capitani, fino ad arrivare alle nuove linee guida per l’eventuale doppio tocco nella battuta del calcio e rigore, dopo le polemiche scoppiate in Champions League durante la lotteria degli 11 metri nel derby di Madrid fra Atletico e Real. Inoltre, gli arbitri, come visto al Mondiale per Club, spiegheranno in diretta la propria decisione dopo un controllo VAR.

Regolamento arbitri Serie A 25 26 – Gli otto secondi per i portieri con la palla in mano

Partendo con ordine, per la nuova regola che mira a evitare perdite di tempo eccessive dei portieri una volta che hanno il pallone in mano, la norma AIA recita: «Un calcio d’angolo viene assegnato se un portiere, all’interno della propria area di rigore, controlla il pallone con le mani / braccia per più di otto secondi prima di spossessarsene. Un portiere è considerato in controllo del pallone con le mani / braccia quando:

  • il pallone è tra le sue mani o tra la mano / il braccio e una superficie qualsiasi (ad esempio: il terreno, il proprio corpo)
  • tiene il pallone sulla/e mano/i aperta/e e distesa/e
  • fa rimbalzare il pallone a terra o lo lancia in aria

L’arbitro deciderà quando il portiere ha il controllo del pallone e quando iniziano gli otto secondi, e conterà visibilmente gli ultimi cinque secondi con una mano alzata. Un portiere non può essere contrastato da un avversario quando ha il controllo del pallone con le mani / braccia».

Regolamento arbitri Serie A 25 26 – L’arbitro spiegherà le decisioni dopo check VAR

Andando avanti, ecco il capitolo VAR con il direttore di gara che andrà a spiegare al pubblico presente, sia allo stadio che a casa, la propria decisione presa davanti al monitor. «Quando il processo di revisione è completato, l’arbitro deve mostrare il gesto dello “schermo TV” e comunicare la decisione finale le competizioni possono anche implementare un sistema in cui l’arbitro spiega e annuncia pubblicamente le decisioni a seguito di una “revisione” VAR o di un lungo “controllo” VAR, come delineato nelle linee guida FIFA e nel Manuale VAR».

Regolamento arbitri Serie A 25 26 – Stretta sulle proteste: il ruolo del capitano

Una stretta arriva anche per le proteste dei giocatori verso arbitro e assistenti. Per ridurre al massimo questi episodi, l’AIA pubblica le seguenti linee guide: «Le normali interazioni tra calciatori e arbitro sono consentite e rimangono importanti (per promuovere la trasparenza ed evitare possibili frustrazioni e conflitti):

  • Qualsiasi calciatore (incluso il capitano) che mostri dissenso con parole o azioni verrà ammonito
  • L’arbitro, ove opportuno, spiegherà le decisioni importanti al capitano/i o calciatore/i coinvolti in un episodio

Per evitare che i calciatori si accalchino o circondino l’arbitro in situazioni importanti e in seguito a episodi o decisioni chiave:

  • solo un calciatore di ogni squadra, solitamente il capitano, può avvicinarsi all’arbitro e, nel farlo, deve sempre interagire in modo rispettoso
  • l’arbitro può istruire/incoraggiare i calciatori (verbalmente o con gesti) a non avvicinarsi a loro
  • i capitani delle squadre sono responsabili di aiutare a dirigere i loro compagni di squadra lontano dall’arbitro
  • i calciatori che si avvicinano/circondano l’arbitro quando non è loro permesso di farlo possono essere ammoniti
  • se appropriato, l’arbitro può ritardare la ripresa del gioco per consentire al/ai capitano/i di parlare con i compagni di squadra per spiegare una decisione, richiedere un comportamento corretto, ecc.
  • L’interazione con, o un avvicinamento da parte di, qualsiasi calciatore diverso dal capitano è a discrezione dell’arbitro, ad esempio se il calciatore ha commesso un’infrazione, ha subito fallo e/o è infortunato

Nel caso, il capitano di una squadra sia il portiere:

  • Quando il portiere è il capitano, l’arbitro deve essere informato, entro e non oltre il sorteggio prima del calcio d’inizio, su quale calciatore è designato per avvicinarsi all’arbitro al posto del portiere
  • Solo il portiere o il calciatore designato, non entrambi, possono avvicinarsi all’arbitro
  • Se il calciatore designato viene sostituito o espulso, deve essere designato un altro calciator

Regolamento arbitri Serie A 25 26 – Doppio tocco su rigore: quando punirlo

Infine, la nuova norma su un eventuale doppio tocco al momento della battuta di un calcio di rigore: «Con nota SEC/2025-C477/bru del 2 giugno 2025, l’IFAB ha inteso chiarire la Regola 10 “L’Esito di una gara” e la Regola 14 “il Calcio di rigore”, in merito alla situazione in cui l’incaricato calcia accidentalmente il pallone con entrambi i piedi simultaneamente o quando il pallone tocca il piede o la gamba “d’appoggio” dell’incaricato subito dopo che ha eseguito il calcio di rigore.

Questa situazione è rara e, non essendo direttamente disciplinata dalla Regola 14, gli arbitri hanno comprensibilmente teso a sanzionare l’incaricato per aver toccato di nuovo il pallone prima che questo fosse toccato da un altro calciatore, assegnando così un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria o, in caso di tiri di rigore, registrando il tiro come sbagliato.

Tuttavia, questa parte della Regola 14 è destinata principalmente alle situazioni in cui l’incaricato tocca deliberatamente il pallone una seconda volta prima che questo sia toccato da un altro calciatore (ad esempio, quando rimbalza dai pali o dalla traversa senza toccare il portiere). Questo è molto diverso dal calciare accidentalmente il pallone con entrambi i piedi contemporaneamente o dal toccarlo con il piede o la gamba “d’appoggio” subito dopo averlo calciato, cosa che di solito accade perché l’incaricato è scivolato durante l’esecuzione.

Non sanzionare un “doppio tocco” accidentale sarebbe comunque ingiusto, poiché il portiere potrebbe essere svantaggiato dalla traiettoria modificata del pallone. Pertanto, l’IFAB desidera chiarire le procedure nelle seguenti situazioni:

L’incaricato calcia accidentalmente il pallone con entrambi i piedi simultaneamente o il pallone tocca il piede o la gamba “d’appoggio” subito dopo il calcio:

  1. Se la rete viene segnata, il calcio di rigore deve essere ripetuto.
  2. Se la rete non viene segnata, viene assegnato un calcio di punizione indiretto (a meno che l’arbitro non applichi il vantaggio quando ne trae chiaramente beneficio la squadra difendente) o, in caso di tiri di rigore, il tiro viene registrato come sbagliato.

L’incaricato calcia deliberatamente il pallone con entrambi i piedi simultaneamente o lo tocca deliberatamente una seconda volta prima che sia toccato da un altro calciatore:

  1. Viene assegnato un calcio di punizione indiretto (a meno che l’arbitro non applichi il vantaggio quando ne trae chiaramente beneficio la squadra difendente) o, in caso di tiri di rigore, il tiro viene registrato come sbagliato».
View publisher imprint