Antonini (presidente del Trapani) contro le ‘Squadre B’: «Via le Under 23, serve una B2 a 20 squadre e Salary Cap» | OneFootball

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Inter News 24

·23 July 2025

Antonini (presidente del Trapani) contro le ‘Squadre B’: «Via le Under 23, serve una B2 a 20 squadre e Salary Cap»

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Serie C, Antonini (presidente del Trapani) propone un nuovo modello ed attacca le seconde squadre: «Così evitiamo fallimenti e salviamo i club»

Valerio Antonini, imprenditore romano e attuale presidente del Trapani, club ambizioso di Serie C, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio lanciando una proposta di riforma radicale del sistema calcistico italiano, a partire proprio dalla terza serie. Tra gironi, tetto salariale e sostenibilità economica, Antonini non ha risparmiato critiche al modello attuale.

Una riforma dal sapore di protesta verso le “Squadre B”, che negli ultimi anni stanno prendendo parte al campionato di Serie C, e alla quale dalla prossima stagione si aggiungerà anche l’Inter.


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PAROLE – «Dobbiamo passare a un girone unico da 20 squadre – una sorta di Serie B2 – con le migliori società per storia, impianti, risultati e solidità finanziaria. Poi si crea una Serie C a due gironi da 20 squadre, eliminando questa farsa delle Under 23. Di “under” hanno poco e nulla, sono piene di stranieri e giocatori di quarant’anni. Servono solo per far guadagnare tre o quattro società e non portano nessun profitto alla categoria».

Nel mirino anche la Juventus Next Gen e il concetto di rappresentanza nel campionato: «Se c’è Trapani-Juventus Next Gen, la gente non pensa di andare a vedere la Juventus, ma la squadra Primavera 2. Quindi non serve assolutamente a niente».

Antonini ha poi invocato l’introduzione di un Salary Cap per regolamentare i costi del lavoro: «Non è possibile che in Serie C certi giocatori guadagnino cifre fuori mercato, né che i procuratori possano incassare più commissioni durante la stagione spostando calciatori. Così il sistema non è più sostenibile».

Infine, una riflessione più ampia sulla crisi finanziaria del calcio italiano, che non risparmia nemmeno i piani alti: «In Serie A ci sono situazioni debitorie pesantissime, dall’Inter alla Juventus, passando per il Verona, costretto a vendere per sopravvivere. Se non si trovano soluzioni concrete, anche i club più grandi sono in pericolo. Il fallimento non è più un’eccezione, è una minaccia costante».

Le parole di Antonini riaccendono il dibattito su come salvaguardare il futuro del calcio professionistico italiano.

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