Inter News 24
·27 August 2025
Andrea Mancini rivela: «Segnalai Pio Esposito al Barcellona, avevo scoperto anche Leoni»

In partnership with
Yahoo sportsInter News 24
·27 August 2025
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Andrea Mancini, figlio dell’ex ct Roberto e giovane direttore sportivo, ha rivelato alcuni retroscena su Francesco Pio Esposito dell’Inter e su Giovanni Leoni, finito al Liverpool questa estate.
IL PESO DEL COGNOME – «Devo dire la verità? Il nome mi pesava molto di più quando giocavo perché erano inevitabili i paragoni con mio padre. Ma i colpi di tacco non si insegnano e non si imparano, fanno parte dell’istinto. Io non avevo la sua classe ma ci ho provato lo stesso. Ero già stato a Genova due anni prima, poi il club aveva scelto un’altra strada».
LA SCOPERTA DI LEONI – «Andai a vedere una partita del Padova di Coppa Italia di Serie C, contro il Pontedera, nel dicembre 2023. Questo ragazzo mi impressionò subito, io anche quando giocavo cercavo di capire il valore di compagni e avversari».
LO SEGNALAI SUBITO ALLA SAMP? – «Ovvio, al mio capo scout Lorenzo Giani. Anche lui lo aveva notato in qualche video. Aveva qualcosa di diverso dagli altri, quando uno ha talento si capisce. Accadde che il Padova ci chiese Delle Monache: dissi ok, ma vogliamo il vostro Leoni. Non se ne fece nulla e Delle Monache andò al Vicenza».
MA ARRIVO’ LO STESSO A GENOVA – «L’ultimo giorno di mercato: stavo trattando Alvarez e scoprii che aveva lo stesso procuratore di Leoni. Chiudemmo l’affare in prestito con l’obbligo di riscatto a 1,5 milioni».
SE HO MAI CONSIGLIATO UN GIOCATORE A MIO PADRE? – «Quando allenava lo Zenit gli dissi che avevo visto un talento assurdo nel Real Madrid Castiglia, Valverde, che poi venne ceduto al Deportivo La Coruna. E poi David Silva: io giocavo nel Valladolid e lui nel Valencia. Lo prese e ha fatto la storia del City».
E POI? – «Con la Primavera del Bologna giocai il torneo di Vignola e affrontai la Under 18 del Manchester United. Chiamai subito mio padre: informati, gli dissi, ho visto un giocatore in mezzo al campo straordinario. Alto, classe immensa, colpo di testa, lancio lungo. Vallo a prendere di corsa. Sapete chi era? Paul Pogba».
PRIMO INCARICO ALLA FIORENTINA, ACCANTO A PRADÈ – «Gli parlai di Kvaratskhelia, lo avevo visto nel Rubin Kazan nel 2021. Non riuscimmo a prenderlo».
L’ESPERIENZA AL BARCELLONA ACCANTO A DECO – «Gli parlai di Pio Esposito, talento che farà strada. Ho visto esplodere Yamal, ne hanno altri come lui».
ERA BELLO VIVERE ACCANTO A PAPÀ MANCINI – «Sempre in campo o in tribuna, con qualsiasi squadra. Indimenticabile lo scudetto con la Lazio, bellissimi quelli con l’Inter e il City. Tutte squadre rimaste nel mio cuore».