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·27 June 2025

Allegri e il difficile ritorno al Milan: un’analisi dei precedenti illustri. La cronistoria

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Allegri torna al Milan dopo l’esperienza che va dal 2010 al 2014: ecco la cronistoria dei grandi ritorni in rossonero

Massimiliano Allegri si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia con il Milan, diventando il quinto allenatore nel dopoguerra a sedere sulla panchina rossonera per due periodi distinti. Un ritorno che lo vede affiancarsi a nomi leggendari come Fabio Capello, Arrigo Sacchi, Nereo Rocco e Nils Liedholm. La storia, tuttavia, suggerisce che i “bis” al Milan sono spesso stati sinonimo di risultati deludenti, sollevando interrogativi sulle prospettive del tecnico livornese.

Nonostante il mercato in entrata sia ancora in fase di definizione e la squadra non sia al completo, l’ottimismo non manca. Le principali agenzie e piattaforme di scommesse sportive, come Netbet, posizionano il Milan immediatamente dietro le grandi favorite per lo scudetto – Napoli, Inter e Juventus – segno di una fiducia diffusa nelle potenzialità della squadra e, implicitamente, nel suo condottiero.


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Sacchi e Capello: I ritorni amari degli anni Novanta

Gli esempi più recenti e, purtroppo, meno gloriosi di tecnici “di ritorno” al Milan sono quelli di Arrigo Sacchi e Fabio Capello, figure che hanno dominato la scena rossonera negli anni Novanta.

Il “Mago di Fusignano” tornò a Milanello nel dicembre 1996, dopo l’esperienza da CT della Nazionale, subentrando a Tabarez. L’esordio fu un vero e proprio incubo: un clamoroso KO per 2-1 contro il Rosenborg a San Siro, che costò al Milan l’eliminazione dalla Champions League. Anche in campionato le cose non andarono meglio, con un rendimento altalenante, culminato nella sconfitta nel derby per 3-1 e nel pesante 1-6 subito in casa dalla Juventus. La stagione si chiuse con un deludente 11° posto.

Curiosamente, come già accaduto nel 1991, fu Fabio Capello a subentrare nuovamente ad Arrigo Sacchi a fine stagione. L’estate del 1997 vide l’arrivo di numerosi volti nuovi: da Leonardo a Kluivert, da Cruz a Ziege, passando per Bogarde e Ba. Tornò anche Roberto Donadoni. Fu la prima stagione senza due bandiere come Baresi e Tassotti, ritiratisi dal calcio giocato, e videro la partenza di giocatori importanti come Simone, Dugarry e Baggio. L’avvio di campionato fu disastroso: sette giornate senza vittorie, con il primo successo arrivato solo all’ottavo turno contro il Brescia. Il percorso fu costellato di alti e bassi, come il pesantissimo 5-0 subito all’Olimpico contro la Roma. Le uniche soddisfazioni arrivarono in Coppa Italia, ma anche qui la doppia finale contro la Lazio si risolse in un’amara sconfitta, dopo aver sprecato il vantaggio dell’andata.


Liedholm e Rocco: Quando il “bis” è vincente

Non tutti i ritorni, però, si sono rivelati fallimentari. Nereo Rocco e Nils Liedholm hanno dimostrato che il “bis” può essere vincente, portando nuovi successi al Milan.

La lunga parentesi di Nereo Rocco sulla panchina rossonera iniziò nell’estate del 1961, coronata immediatamente dallo scudetto nella stagione 1961/62. L’anno successivo, il terzo posto in campionato fu ampiamente compensato dalla vittoria della Coppa dei Campioni. Cinque anni dopo, nel 1967, Rocco fu richiamato, e questo ritorno fu trionfale, portando in dote un altro scudetto, una seconda Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e la Coppa Intercontinentale, a cui si aggiunse la Coppa Italia nel 1972. Dal 1973, ricoprì a periodi alterni il ruolo di direttore tecnico, affiancando Cesare Maldini in panchina, con il quale vinse un’altra Coppa Italia e una Coppa delle Coppe.

Anche il primo ritorno di Liedholm fu un successo. Dopo il quarto posto del 1977/78, arrivò lo scudetto della “stella” l’anno seguente. Lo svedese tornò poi a Roma, dove vinse uno storico tricolore, prima di sedere per la terza volta sulla panchina rossonera tra il 1984 e il 1987, con minore fortuna. Venne esonerato a cinque giornate dal termine del campionato 1986/87 e sostituito da un giovane Fabio Capello, che guidò il Milan alla qualificazione in Coppa UEFA vincendo lo spareggio contro la Sampdoria.


La storia dei ritorni al Milan è quindi un mosaico di successi e fallimenti. Massimiliano Allegri ha l’opportunità di aggiungere il suo nome alla lista dei trionfi, superando i precedenti negativi e ispirandosi ai grandi Rocco e Liedholm. La strada è in salita, ma la fiducia dei bookmaker e l’entusiasmo dei tifosi suggeriscono che le basi per un ritorno vincente ci sono. Sarà in grado Allegri di invertire la tendenza e riportare il Diavolo ai fasti del passato? Solo il campo darà la risposta.

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