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·26 July 2025

Alla scoperta di Ferguson ed El Aynaoui, i nuovi volti della Roma

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Pagine Romaniste (G.Rufino) – Il mercato estivo della Roma non ha fatto il botto con nomi da copertina, ma sta prendendo forma sotto traccia, con operazioni ragionate e dal profilo tattico molto interessante. Dopo settimane di silenzi, è arrivato l’annuncio ufficiale: Evan Ferguson è un nuovo giocatore giallorosso. Un colpo che non lascia indifferenti, anche per il potenziale tecnico e fisico del ragazzo irlandese. E non è l’unico nome nuovo a disposizione di Gian Piero Gasperini: anche Neil El Aynaoui, centrocampista franco-marocchino ex Lens, è sbarcato nella Capitale, portando con sé umiltà, corsa e intelligenza tattica. Due profili giovani ma già strutturati, complementari tra loro, e potenzialmente decisivi nel sistema verticalizzante del nuovo allenatore romanista.

Ferguson, il “9” che guarda al futuro: fisico, fame e margini di crescita

L’attaccante irlandese classe 2004 arriva dal Brighton con la formula del prestito e diritto di riscatto fissato a 40 milioni di euro. Una scommessa di livello, considerando l’età (21 anni da compiere a ottobre), l’esperienza già accumulata in Premier League e in Nazionale (22 presenze e 5 reti con l’Irlanda), e la struttura fisica da attaccante completo: 1,88 m di altezza, forza nei duelli, buona tecnica e fiuto del gol.


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Ferguson si è formato nel settore giovanile del Bohemians prima di dire no a club come Chelsea e Liverpool per approdare al Brighton nel 2021. Con i Seagulls ha totalizzato 73 presenze e 17 reti, mostrando lampi da predestinato, come la tripletta al Newcastle nel settembre 2023 che lo ha fatto accostare, forse con troppa fretta, a Van Basten. Poi una frenata importante: la rottura del crociato e un prestito opaco al West Ham. La Roma lo accoglie in un momento chiave della sua carriera, con il compito (non banale) di diventare l’alter ego di Dovbyk e, magari, qualcosa di più.

El Aynaoui, il motore silenzioso: intensità, ordine e inserimenti

Se Ferguson rappresenta l’attesa e le speranze da copertina, Neil El Aynaoui è il colpo che può sorprendere in silenzio. Ventiquattro anni, origini marocchine ma nato in Francia, figlio dell’ex tennista Younes El Aynaoui, è cresciuto tra la Catalogna e la Ligue 1. Acquistato per circa 25 milioni dal Lens, El Aynaoui è stato il protagonista silenzioso di una delle squadre più intense del campionato francese, dove nella scorsa stagione ha segnato 8 reti (3 su rigore) in Ligue 1, chiudendo con un’impressionante percentuale realizzativa del 31% e il miglior rapporto tiri/gol tra i centrocampisti.

Centrocampista difensivo solo sulla carta, El Aynaoui è in realtà un profilo ibrido: difende in avanti, pressa alto, si inserisce con tempismo e lavora bene negli spazi. A Gasperini piacciono i centrocampisti che non aspettano ma agiscono, che accorciano e ripartono. El Aynaoui può essere tutto questo: è forte nei duelli aerei (decimo in Ligue 1 per media), pressa con efficacia (3.5 contrasti e 1.7 intercetti ogni 90’) e non disdegna la fase offensiva, come dimostrano le due reti al Monaco e l’inserimento decisivo col Tolosa. Non è stiloso come Rios, ma forse per questo potrà conquistare più profondamente il cuore dei tifosi romanisti.

Due innesti per un’idea di gioco diversa

Ferguson ed El Aynaoui sono profili diversi, ma accomunati da un dettaglio fondamentale: sono giocatori che si esprimono meglio in un sistema che esalta la verticalità, l’aggressività e i movimenti senza palla. Esattamente quello che Gasperini ha costruito per anni all’Atalanta. L’irlandese può rappresentare la potenza giovane in attacco, pronto a prendere confidenza con la Serie A senza troppe pressioni iniziali, mentre El Aynaoui ha tutte le carte in regola per affiancare Manu Koné in mediana, creando una coppia dinamica, intensa e difficile da superare.

Certo, qualche dubbio sulla tenuta fisica del marocchino c’è (tra ginocchio, coscia e acciacchi vari nell’ultimo anno), ma è un giocatore in fase di maturazione atletica e con grande spirito di sacrificio. Non un regista, non un dribblomane, ma un elemento utile a dare ritmo, equilibrio e copertura.

Investimenti funzionali, non solo nomi

La Roma non ha preso i nomi più scintillanti del mercato, ma due profili che parlano il linguaggio del calcio moderno: giovane, intenso, reattivo, verticale. Ferguson e El Aynaoui non sono garanzie immediate, ma possono diventare certezze. Hanno margini di crescita, caratteristiche compatibili col sistema di Gasperini e soprattutto la possibilità di scrivere la loro storia nella Capitale. Non faranno vendere magliette il primo giorno, ma hanno tutto per prendersi il campo. E forse, anche l’Olimpico.

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