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·14 November 2024
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Adriano ha scelto una vita semplice dopo essere stato una leggenda del calcio, conosciuto come l’“Imperatore”. L’ex calciatore brasiliano ha voluto raccontarsi a cuore aperto in una missiva pubblicata dal sito The Players Tribune intitolata “Una lettera alla mia Favela” raccontando con dovizia di particolari la vita a Vila Cruzeiro, oppresso dalla morte del padre e dal peso di essere “una promessa non mantenuta”.
Per anni ha dominato i campi d’Europa con l’Inter, ma a Milano, nonostante il successo, soffriva di depressione e nostalgia per la sua casa. In un’intervista su The Players Tribune, ha raccontato di come l’alcol lo abbia accompagnato fin dall’adolescenza, quando suo padre lo vide per la prima volta con un bicchiere in mano. Il dolore derivava dalla sensazione di non aver mai realizzato appieno il suo potenziale.
Adriano ha cercato di migliorare, ha lavorato duramente con allenatori come Roberto Mancini e José Mourinho, ma non è riuscito a superare i suoi demoni. La sua lotta contro l’alcol e la pressione lo ha portato a rinunciare a contratti milionari, una scelta che gli ha attirato critiche, ma che per lui era necessaria per cercare la pace. Oggi, Adriano ha trovato la serenità nella favela di Vila Cruzeiro, dove vive una vita lontana dal mondo del calcio. Là si sente libero, passeggiando a piedi nudi, giocando a domino, e ricordando la sua infanzia. Non cerca fama o ricchezza, ma solo tranquillità. Ogni vicolo gli ricorda suo padre, e in quella semplicità ha trovato la sua felicità.
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