Adani: «Allegri? Non ce l’ho con lui! Tratto tutti allo stesso modo» | OneFootball

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·24 April 2024

Adani: «Allegri? Non ce l’ho con lui! Tratto tutti allo stesso modo»

Article image:Adani: «Allegri? Non ce l’ho con lui! Tratto tutti allo stesso modo»

Le parole di Lele Adani: «Inzaghi? Mi ha sopreso: l’ho sempre considerato, con stima, un conservatore, e invece…»

Lorenzo Casini, ha parlato ad un evento organizzato da Il Foglio a San Siro. Dallo Scudetto dell’Inter alla Juve di Allegri, passando per Pioli: di seguito le sue parole.

SCUDETTO INTER – «È meritato, ha dimostrato di essere forte col lavoro, perché l’Inter è forte ma non nasce forte. Ha cambiato la squadra, col lavoro è arrivata a offrire uno spettacolo calcistico che io, quando mi raffronto con tanti tifosi interisti, anche persone di 50-60 anni, non ricordano un’espressione di gioco così bella. Quando giochi un determinato tipo di calcio diventa la strada migliore per arrivare al risultato».


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SORPRESA INZAGHI – «Sì, un po’. L’ho sempre considerato, con stima, un conservatore, anche se in accezione positiva. Cioè uno che sapeva mettere le pedine giuste al posto giusto, che sapeva ascoltare i segnali dei suoi ragazzi, ma non gli davo questa capacità di creare certe sinergie di gioco, certe alchimie e relazioni tecniche, un’offerta calcistica di questo tipo. L’Inter è unica nel panorama europeo per come fa calcio e vive la partita».

SE CE L’HA CON ALLEGRI – «No, assolutamente. Sono a difesa del calcio, tutto quello che faccio lo riconduco all’analisi e al rispetto. Tratto tutti allo stesso modo, se dall’altra parte ci fosse un contraddittorio di un certo tipo e invece non hai argomenti vuol dire che l’opinione forte è stata giusta».

IL CATENACCIO DI ANCELOTTI HA BATTUTO GUARDIOLA – «No, le cose vanno analizzate. Ancelotti è un grandissimo allenatore, ma le partite vanno viste. Kovacic e Bernardo Silva hanno sbagliato i calci di rigore. Il Real Madrid, per come è forte, ha subito 60 tiri in due partite: non meritava di passare. L’analisi della prestazione deve andare oltre il risultato. Il Real è passato, vero. Ancelotti è tra i migliori allenatori di sempre, altrettanto vero. Meritava il City, su questo non ci sono dubbi».

ALLENATORI CHE GLI PIACCIANO – «De Rossi e De Zerbi. Daniele lo conosco da anni, fui tra i primi a strappargli la promessa che sarebbe diventato allenatore della Roma. Non mi stupisco di questo, sono felice di come parla, di come pensa, di come coinvolge e delle idee che ha. Non mi stupisco. De Zerbi è un’altra cosa ancora, è fatto per vivere un livello diverso da tutti, è fatto per dividere come tutti i grandi. Io non vivo per il consenso, penso che chi lo faccia si una mediocre. Bisogna muovere le persone e rivelare qualcosa: davanti a una proposta comunicativa interessante uno si rivela com’è».

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