Calcionews24
·21. August 2025
Zazzaroni svela il vero, grande problema del calcio italiano e poi fa un esempio clamoroso

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Un sistema che non fa sistema, un calcio malato di “individualismo” che preferisce mandare i propri soldi all’estero piuttosto che foraggiare il proprio movimento. Nell’editoriale “Noi anti-sistema” per il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni lancia un durissimo atto d’accusa contro la Serie A, mettendone a nudo le contraddizioni e l’incapacità di creare un modello virtuoso, a differenza di una Premier League che ha fatto del mercato interno la sua più grande forza.Zazzaroni parte da un confronto impietoso con il modello inglese.
Lì, scrive, «comprano giocatori in prevalenza dai vari Brighton, Burnley, Sunderland, strapagandoli, oppure se li scambiano tra big. In questo modo l’ossigeno finisce nei polmoni giusti, foraggiando la Premier». Un sistema che si autoalimenta, guardando all’estero solo per i “pezzi migliori”. E in Italia? «Noi no, noi pensiamo di essere più furbi e col cavolo che diamo 10, 20, 30, 40 milioni, il nostro massimo ormai, a una concorrente interna. I soldi li mandiamo fuori, convinti di saper fare trading come nessuno al mondo».
La colpa, secondo il direttore, è di un limite culturale: «Il nostro limite principale resta l’individualismo che è assenza di una visione lucida e comune». Una mentalità miope, aggravata dalle proprietà straniere che vedono l’acquisto di un italiano come «un problema», perché un giocatore-simbolo difficilmente accetterà di andarsene, a differenza di uno straniero «che viaggia con piacere». L’esempio più recente, e doloroso, è quello del Milan, che dopo aver incassato 40 milioni per la cessione di Thiaw, non ha reinvestito la stessa cifra per un talento come Leoni, “consegnandolo” di fatto al Liverpool. Una scelta che, per Zazzaroni, fotografa perfettamente l’autolesionismo di un sistema che non sa più fare squadra, né in campo né fuori.
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