Calcio e Finanza
·3. Januar 2025
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È in standby la lunga negoziazione per la vendita dell’Hellas Verona a Presidio Investors, il fondo statunitense interessato ad acquisire il 100% del club gialloblù. Come riportato da Il Corriere del Veneto, solo due settimane fa, l’accordo sembrava imminente, con le firme attese per il trasferimento delle quote societarie. Tuttavia, da allora, il processo si è rallentato, lasciando la trattativa in una fase di stallo.
La decisione finale, quindi, spetta ancora a Maurizio Setti, presidente e proprietario, che non ha ancora sciolto le riserve. Per ora, il Verona resta saldamente nelle sue mani, e il tavolo delle trattative è fermo. Non ci sono scadenze definite per raggiungere un’intesa e formalizzarla, anche se l’obiettivo iniziale delle parti era concludere prima di gennaio. Questo traguardo, però, non è stato raggiunto e non è stato firmato alcun contratto preliminare.
La trattativa è complessa e ruota attorno a dettagli rilevanti, come i bonus richiesti da Setti e la composizione del futuro organigramma, che potrebbe prevedere il mantenimento di Setti stesso, di Simona Gioè e di Sean Sogliano, almeno temporaneamente. Inoltre, la valutazione del club oscilla tra 120 e 130 milioni di euro, cifra che include l’indebitamento con gli istituti di credito, ridotto rispetto ai 90 milioni registrati al 30 giugno 2024. L’Hellas, rispetto a un anno fa, è diventato un’azienda più attraente grazie a un’importante opera di risanamento.
Il lavoro svolto dai professionisti che supportano Setti, come lo studio Unilegal con gli avvocati Paolo Pasetto e Antonella Benedetti, ha permesso di alleggerire il peso delle controversie giudiziarie con il gruppo Volpi e con il Parma AC, evitando scenari critici.
Dal punto di vista finanziario, il bilancio al 30 giugno 2023 segnava una perdita di 11,7 milioni di euro, che però è stata trasformata in un attivo di 3,9 milioni al 30 giugno 2024. Questo risultato è stato possibile grazie all’aumento dei ricavi, arrivati a 115 milioni, alle plusvalenze generate dalle cessioni (45,4 milioni nel 2024) e ai 38,4 milioni derivanti dai diritti televisivi. Cruciale, inoltre, il risultato sportivo: la permanenza in Serie A, ottenuta nella scorsa stagione, ha garantito stabilità al club. Attualmente, con 18 punti in classifica a una giornata dalla fine del girone d’andata, il Verona si trova sopra la zona retrocessione, anche se con un margine limitato.
La negoziazione si sviluppa in questo contesto, con Setti che cerca di massimizzare il valore della cessione e Presidio Investors, rappresentato dallo studio Hogan Lovells, che richiede ulteriori garanzie. Nonostante le firme sembrassero vicine prima della partita del 20 dicembre contro il Milan e poi durante il periodo natalizio, l’accordo è ancora in sospeso. L’elemento chiave rimane, metaforicamente parlando, il “pallone” della cessione, che è ancora nei piedi di Setti.