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Saverio Grasselli·15. Februar 2024
😱 Tuchel via? Kane deluso e rapporto spogliatoio: i problemi del Bayern

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Saverio Grasselli·15. Februar 2024
Le domande sul lavoro di Thomas Tuchel al Bayern Monaco continuano ad aumentare, senza trovare risposte dai risultati arrivati fin qui in stagione.
Dopo il KO in Supercoppa tedesca col Lipsia (0-3), l’eliminazione dalla Coppa di Germania col Saarbrucken (terza divisione) e il 3-0 col Leverkusen (Xabi Alonso a +5 sul secondo posto in Bundesliga), i bavaresi perdono il primo round degli ottavi di Champions per 1-0 contro la Lazio.
In totale fanno 10 sconfitte nelle sue 43 partite come allenatore del Bayern, esattamente le stesse subite dal suo predecessore Julian Nagelsmann. Però in 84 gare.
Detto che l’esonero dell’attuale ct della Germania aveva colto di sorpresa in parecchi, il club sta riflettendo anche sulla posizione di Tuchel. Secondo Sky Sport, si dovrebbe andare avanti con una fiducia a tempo legata ai risultati nel breve periodo fino al ritorno coi biancocelesti.
Senza svolta, Tuchel rischia: l’1-0 non compromette definitivamente l’avventura in Champions, ma ha aperto a qualche spunto di riflessione. “Ho già risposto, non sono preoccupato. Non capisco perché insistiate, vorrei parlare di calcio”, ha dichiarato nervoso il tecnico a chi gli chiedeva della sua panchina nel post gara.
Detto che Thomas Müller ha alzato la voce per difendere l’integrità del gruppo (“Potete speculare quanto volete sul suo futuro ma non ci scanneremo fra di noi, siamo uniti”), i problemi all’interno dello spogliatoio – e così in campo – ci sono. Il CEO del Bayern Jan-Christian Dreesen, intervenuto in hotel dove soggiornava la squadra nella serata di ieri, viene riportato come preoccupato da Welt.
Il gol preso dal Bayern nasce da una delle ormai cicliche disattenzioni di Upamecano. Il fallo su Isaksen è stato definito “selvaggio” dallo stesso Tuchel, ma non è la prima volta da matita rossa: vedi gli errori ai quarti di Champions dello scorso anno col Manchester City, quelli nella DFB-Pokal contro il Borussia Mönchengladbach a dicembre 2021 e via dicendo.
Condannati i vomitevoli insulti razzisti riservatigli dai suoi tifosi, in panchina qualcuno ha il mal di pancia ed è de Ligt: lasciato per 90′ out col Leverkusen e ieri in campo solo 17′, l’ex Juve ha perso la titolarità per fare spazio a Upamecano, Kim e Dier.
Poi c’è il discorso relativo a Kimmich, che in estate si era infastidito per una valutazione di Tuchel (pubblica) secondo cui non era adatto come centrocampista difensivo.
Lothar Matthäus qualche mese fa parlava di rapporti compromessi tra allenatore e squadra… Questi naturalmente si riversano sul gioco.
Kane è rimasto di nuovo completamente isolato durante il match con la Lazio (31 tocchi), così come lo era stato contro il Leverkusen (18), senza avere un impatto particolare su gioco e rendimento della squadra (ultimo gol col M’Gladbach).
In zona mista il centravanti ha tirato dritto lasciando ai cronisti un semplice “Not today…”. Mescola la poca profondità, il gioco concentrato in zone con poco tasso di pericolo (o completamente inoffensive) ed ecco servito il nuovo cocktail “No goal”.
Il direttore sportivo Christoph Freund, quasi ad alleggerire il momento del bomber, ha dichiarato nel post: “Harry sta attraversando un momento difficile. La squadra non sta creando molte occasioni. Contro la Lazio si è visto quanto ha lavorato duramente, tornando spesso a difendere. Ma se analizziamo singolarmente i giocatori, Harry non è un’eccezione. Non è facile per un attaccante giocare lì davanti”.
Il problema non è solo il suo, ma esteso a tutti. Domenica c’è il Bochum, da capire come reagirà la squadra.