Calcio e Finanza
·8. November 2024
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Nonostante le parole rassicuranti del sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri, dopo l’incontro con il presidente del Milan Paolo Scaroni, in merito allo stadio del Milan nel comune dell’hinterland milanese, la minoranza di centrosinistra in Consiglio Comunale porta avanti la sua battaglia per fermare l’Accordo di Programma che è in corso da diverse settimane.
Una nuova possibilità di discussione politica nascerà dal Consiglio Comunale indetto dal presidente Roberto Gambetti per giovedì 14 novembre alle ore 19.30. Saranno ben due i punti all’ordine del giorno che riguarderanno la possibile costruzione del nuovo stadio del Milan a San Donato:
In special modo, il secondo punto verrà discusso dopo le ultime novità emerse da Milano. Infatti, la manifestazione di interesse, che però non è vincolante, presentata al sindaco Giuseppe Sala da parte di Inter e Milan, ha fatto nascere molti dubbi nella minoranza politica di San Donato, nonostante come detto l’incontro fra il sindaco Squeri e Scaroni sia stato definito molto positivo dal primo cittadino.
La mozione evidenzia come il Comune di San Donato Milanese abbia già investito, a partire dal gennaio 2024, ingenti risorse pubbliche, umane e finanziarie, nell’avvio di un Accordo di Programma (AdP) per la variante urbanistica dell’area San Francesco, finalizzato proprio alla realizzazione dello stadio. L’avvio dell’AdP, che include la collaborazione con Regione Lombardia, Città Metropolitana e Ferrovie dello Stato, rappresenta per il Comune un impegno significativo in termini di risorse destinate alla progettazione. Tuttavia, la possibilità di una collocazione alternativa a San Siro mina la concretezza del progetto e preoccupa sia i rappresentanti politici locali sia la cittadinanza, che finora non ha avuto modo di esprimersi pubblicamente su questo tema attraverso referendum o dibattiti pubblici.
Il documento invita il Sindaco Squeri e la Giunta a «richiedere formalmente ad AC Milan di esprimere in modo definitivo e formale che la localizzazione dello stadio sul territorio di San Donato Milanese sia la loro unica e imprescindibile opzione». Parallelamente, la mozione chiede la sospensione immediata dell’iter per l’Accordo di Programma, inclusi tutti gli atti collegati, fino a che non sarà pervenuta una risposta formale e irrevocabile da parte del Milan sulla scelta del sito. Tale richiesta, si specifica, è motivata dalla necessità di tutelare l’interesse pubblico e di evitare un potenziale danno erariale che potrebbe richiamare l’attenzione della Corte dei conti.
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