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Tommaso Cherubini·28. Mai 2024
🌟 Soulé, Calafiori, Svilar... la Top XI delle rivelazioni della Serie A

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Tommaso Cherubini·28. Mai 2024
La Serie A è giunta al termine (manca solo il recupero Atalanta-Fiorentina il 2 giugno) e quindi è tempo di fare i classici bilanci di fine anno.
Vediamo insieme la Top XI delle rivelazioni di questo campionato: sono giocatori che hanno giocato la loro prima stagione in Serie A oppure fino a quest’anno non si erano affermati come titolarissimi nelle loro rispettive squadre, accumulando pochi minuti. Squadra schierata con un 4-3-3.
Fino a metà stagione era ancora un oggetto sconosciuto a Roma, poi dopo l’arrivo di De Rossi e le prime partite sempre con Rui Patricio, Mile Svilar si è preso la titolarità della porta giallorossa. Ottimo rendimento e qualità finalmente mostrate al grande pubblico. Il futuro della Roma in porta è in buone mani con il classe ’99 serbo.
Alla prima giornata di campionato Vincenzo Italiano ha sorpreso tutti, schierando Michael Kayode contro il Genoa: prima volta in Serie A, grande partita e da quel momento il classe 2004 si è praticamente preso la corsia destra viola. Ben 25 presenze nel suo campionato d’esordio (21 da titolare), 1 gol e 2 assist messi a segno. La Fiorentina sorride.
Riccardo Calafiori non era alla sua prima stagione in Serie A, ma prima di questa annata magica con il Bologna aveva accumulato solo 376 minuti distribuiti in più stagioni tra Roma e Genoa, quasi nulla, poi la svolta Bologna con Thiago Motta. È diventato un perno dei rossoblù, fondamentale nella costruzione del gioco oltre alle sue incredibili abilità difensive. Un anno che gli è valso la chiamata nella lista pre-Europeo di Spalletti e magari il salto in una big.
Anche Radu Dragusin, prima di questa stagione, aveva già giocato diversi minuti in Serie A prima con la Sampdoria e poi con la Salernitana ma con il Genoa si è preso definitivamente la scena, tanto che poi a metà stagione il Tottenham ha sborsato 25 milioni di euro per prelevarlo dalla squadra di Gilardino. Girone d’andata completato con 19 presenze e anche 2 gol che hanno aiutato il Genoa a mettere grosse basi per la salvezza.
Matteo Ruggeri è diventato il padrone della fascia sinistra dell’Atalanta, merito di Gian Piero Gasperini che lo ha schierato come titolare fin dalla prima giornata contro il Sassuolo. Il classe 2002 aveva giocato alcuni minuti tra Salernitana lo scorso anno e Atalanta in precedenza, ma quest’anno è stata una delle grandi rivelazioni della Dea. Ben 33 presenze in Serie A e 5 assist regalati.
La carriera di Michael Folorunsho parte da lontano, tanta gavetta e prima stagione in Serie A con il Verona a 25 anni, forse con un po’ di ritardo ma l’impatto è stato davvero di alto livello. Ha segnato 5 gol e fornito 1 assist, 34 gettoni in totale e uno degli uomini di Baroni per la salvezza sorprendente dei gialloblù. Una stagione che gli è valsa la chiamata di Spalletti nella lista pre-Europeo.
Dopo un’estate tormentata (il mancato passaggio all’Udinese nell’affare Samardzic-Inter), il Bologna ha puntato con lungimiranza su Giovanni Fabbian e ci ha visto lungo. Arrivava da una buona stagione in Serie B con la Reggina, in Serie A ha superato le aspettative: 5 gol e 2 assist e un ruolo comunque importante nella squadra di Thiago Motta. Tutto questo a soli 21 anni.
Loum Tchaouna è stata una delle pochissime note positive – o almeno abbondantemente sufficienti – della Salernitana in questa disastrata stagione. Il classe 2003, dopo un primo periodo di ambientamento, si è preso la maglia da titolare e ha segnato 4 gol e fornito 4 assist. Numeri niente male in una squadra che non ha mai funzionato e che molto probabilmente gli serviranno come trampolino di lancio per rimanere in Serie A.
Il Frosinone alla fine è retrocesso, ma ciò non toglie la stagione straordinaria (soprattutto la prima metà) di Matías Soulé, il gioiello della Juventus su cui c’erano tante aspettative. L’argentino ha contribuito a 14 gol (11 reti e 3 assist) dei 44 messi a segno dal Frosinone, regalandoci anche grandi giocate e dribbling (è primo per occasioni create con 82 e primo per dribbling completati con 102, fonte SofaScore).
Joshua Zirkzee lo avevamo già visto giocare abbastanza la scorsa stagione (810 minuti e 2 reti messe a segno), ma l’esplosione che ha avuto quest’anno merita di essere citata come una delle grandi rivelazioni. Non solo i gol (11) e gli assist (5), ma anche l’intelligenza e i movimenti messi sempre a servizio del gioco funzionale del Bologna. Praticamente un nuovo giocatore, che abbiamo scoperto settimana dopo settimana e che ci ha fatto stropicciare gli occhi.
Adattiamo Albert Gudmundsson nel ruolo di ala sinistra, una posizione di campo che l’islandese comunque tocca quando si aggira libero per il campo. Era uno dei nomi da osservare vista l’ottima stagione che aveva fatto in Serie B, ma in Serie A si è superato: ben 14 gol e 4 assist, in alcune partite letteralmente imprendibile per i difensori avversari e un rendimento che probabilmente gli garantirà il grande salto in una big, sia in Italia che all’estero c’è la fila per il gioiello del Genoa.
Rimangono fuori da questa Top XI ma sono comunque importanti da menzionare: Elia Caprile (Empoli), Maduka Okoye (Udinese), Mario Gila (Lazio), Gianluca Gaetano (Cagliari), Marco Brescianini (Frosinone), Tomas Suslov (Hellas Verona), Nikola Krstovic (Lecce), Kenan Yildiz (Juventus), Zito Luvumbo (Cagliari), Tijjani Noslin (Hellas Verona) e Lorenzo Lucca (Udinese).