Calcio e Finanza
·31. Oktober 2024
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Gabriele Gravina è andato avanti per la sua strada, depositando ieri pomeriggio la proposta di modifica dello Statuto federale che sarà votata lunedì in Assemblea così come era stata presentata nei giorni scorsi alle componenti. Ignorate le istanze della Lega Serie A che già nell’assemblea di tre giorni fa, subito successiva al Consiglio federale, aveva ritenuto necessarie alcune modifiche sia sul piano della rappresentatività prevista dalla legge con l’emendamento Mulè.
Proprio su questi ultimi punti – spiega La Gazzetta dello Sport – verteva la mail che lo stesso Casini ha inviato ieri mattina alla Federazione (nello specifico al segretario Brunelli), chiedendo di ridefinire la questione legata ai potenziali conflitti tra Lega e FIGV.
La proposta di Gravina riconosce «la piena autonomia delle Leghe nell’organizzazione delle proprie competizioni, fermo restando il potere del Consiglio Federale di coordinare l’attività agonistica e di deliberare, d’intesa con le Leghe, sull’ordinamento dei campionati, nonché l’esercizio delle funzioni pubblicistiche demandate alla Figc dalla legge e/o dallo Statuto del Coni».
Alla sola Serie A riconosce poi il «diritto d’intesa sull’approvazione delle norme federali che le riguardano in via esclusiva». Su alcuni temi, a partire dalle licenze nazionali, in caso di conflitto tra FIGC e Lega in un primo tempo si era pensato di far decidere la Giunta Coni, poi è stata riformulata la norma prevedendo che qualora non si trovi l’intesa prevalga il regolamento esistente.
In pratica la FIGC non potrà modificare nulla senza il sì della Serie A, ma lo stesso varrà per la Lega, rendendo di fatto molto più difficile avviare la riforma a cui il massimo campionato ambisce. Su questo i club di A, con un limitato gruppo di oppositori, ha chiesto di intervenire, cosa che Casini ha fatto a più riprese, anche nella mail di ieri. Gravina non cambia, ma secondo la Lega questa proposta mantiene nella sostanza il precedente impianto di sistema, senza riconoscere una reale autonomia.
La Serie A non vuole mollare. Non a caso è programmata per oggi una nuova Assemblea di Lega per discutere le mosse da fare. È più che probabile che venga formulata una controproposta, con un numero più adeguato di consiglieri e un maggior peso elettorale, ma soprattutto con un impianto normativo che garantisca al massimo campionato una vera autonomia.
Non solo, la Lega farà ricorso al Tribunale FIGC contro la legittimità dell’Assemblea del 4 novembre, che, sfruttando una norma transitoria dello Statuto, avrebbe dovuto svolgersi con i pesi elettorali della nuova legge. È una forma di tutela nel caso in cui lunedì tutte le sue istanze dovessero essere ignorate. E a quel punto ci potrà essere anche la denuncia alla FIGC per la mancata applicazione della legge.