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·5. Mai 2025

Serie A, la pirateria anche su TikTok. A maggio le 5mila multe per gli utenti

Artikelbild:Serie A, la pirateria anche su TikTok. A maggio le 5mila multe per gli utenti

Quattro angoli del mondo e quattro persone che fanno la stessa cosa. Puntano lo smartphone, agganciato a un qualche supporto, verso il televisore di casa durante una partita di calcio (Serie A italiana e Champions incluse). Ma scelgono anche basket, hockey, football americano. Eventi che ritrasmettono così al mondo attraverso un social. Fanno in pratica una live su TikTok.

La nuova frontiera dei pirati. TikTok – spiega Repubblica Affari & Finanza – vigila sul fenomeno delle trasmissioni illegali. Lo fa di sua iniziativa, mentre altre volte si muove su sollecitazione delle tv, dei club, delle Leghe sportive. Così, i colpevoli vengono sospesi per un certo periodo di tempo, ma l’oscuramento non li scoraggia, al contrario.


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I pirati condividono in rete dei vademecum pratici che aiuterebbero ad aggirare i controlli, umani ed elettronici, di TikTok. Qualcuno raccomanda di coprire con un panno il marchio dell’emittente televisiva che sta trasmettendo la partita. Altri invitano a trasmettere la gara, ma non la pubblicità nell’intervallo perché TikTok reagirebbe subito, insospettito dagli spot.

Altri ancora ad avere più profili attivi sul social, così da riprendere la live su un account di riserva appena il principale viene bannato. Non è chiaro che cosa ci guadagnino questi pirati della domenica, se non il brivido perverso di aggirare le regole. Un brivido che li porta a condividere nelle dirette addirittura partite che sono gratuite, come la finale di Copa del Rey.

In Italia l’evento era trasmesso in chiaro, eppure decine di profili TikTok l’hanno trafugato, seguiti da migliaia di persone anche italiane. Le dimensioni esatte del fenomeno non sono chiare, anche se va ricordato che TikTok permette di trasmettere dal vivo soltanto agli iscritti al social che hanno almeno mille seguaci sul profilo personale.

Il problema è che nè i cameramen improvvisati né gli spettatori rischiano niente. Intanto i pirati non vendono il servizio, lo regalano, condizione che ne alleggerisce la posizione. Gli spettatori poi riescono a seguire le partite su TikTok appena si imbattono nella trasmissione, senza neanche cliccare il tasto di ingresso alla live. La loro visione illegale, sembra di capire, non è tracciata.

Il tema dell’impunità del presunto tifoso è una delle questioni centrali nella lotta alla pirateria mai come in queste settimane. Per questo la Lega Serie A – come annunciato dal presidente Ezio Simonelli – è in attesa di 5mila multe per gli utenti. Non tante, ma capaci di far cadere il principio che vede l’uomo comune al sicuro da guai.

Saranno intanto lievi (50 euro, l’importo minimo previsto dalla legge), ma conterranno l’avviso ai sanzionati che la recidiva procurerà un secondo colpo ben più doloroso, fino a 5mila euro. Simonelli spera anche che la Guardia di Finanza convocherà i multati nei suoi uffici perché abbiano l’esatta percezione di aver commesso un illecito. Ma quando scatteranno le 5mila multe? Nel mese di maggio, alle battute finali della Serie A.

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