Pagine Romaniste
·29. September 2024
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Eusebio Di Francesco, tecnico del Venezia, ha parlato dopo la sconfitta per 2-1 contro la Roma. Queste le sue parole:
Primo tempo in gestione, nella ripresa i cambi della Roma vi hanno destabilizzato?
Che dire, se pensate che sia questo non sono d’accordo. Per buoni 70’ questa squadra se non si fa gol da sola con quella ingenuità o chiude la partita, credo abbia fatto una grande partita. Demerito del Venezia di non aver chiuso la partita. Il discorso dei cambi diventa relativo, quando hai delle opportunità anche nel secondo tempo e non la chiudi dispiace, però ho visto opportunità per crescere, con una partita che meritava di vincere e portare a casa 3 punti. In lungo e in largo ha messo in difficoltà la Roma e meritava anche di più.
Nel primo tempo muovere molto Oristanio e Pohjanpalo ha fatto la differenza…
Infatti ho detto ai miei di continuare a giocare e fare quello provato in settimana. Soffrivano tanto la nostra ampiezza iniziale e poi entrare dentro al campo successivamente. Ci siamo dimenticati quello che ci aveva portato ad avere occasioni importanti. Se analizzi, quante occasioni potenziali abbiamo avuto per andare almeno sul 2-0? Poi che succede, la Roma ha delle potenzialità grandi, magari cambi la freschezza di alcuni giocatori e anche le qualità che possono avere, possono cambiare la partita. Hanno fatto un gol un po’ fortunoso, ma dico sempre che ci può stare. Nascono da una ripartenza importante, con palla persa, l’angolo del gol, ce la siamo tifati addosso da soli, sono tutte cose da migliorare, per capire che a questi livelli non ci possiamo permettere di sbagliare. Se son bravi loro lo accettiamo, ma le nostre ingenuità devono essere sempre meno.
Il rammarico è il 2-0 non fatto?
Si, ovvio, nel primo tempo avevamo varie opportunità pericolose. Per quello io dico che sono buoni 70’, nel momento in cui stavamo per fare i cambi prendiamo gol poco prima, peccato non aver rimediato prima a tutto.
La posizione di Busio?
Sinceramente oggi giocavamo con 2 punte e due trequartisti nel possesso. Lui riesce ad alternare bene le giocate di qualità, penso che abbia grandi margini di crescita. Può interpretare qualsiasi ruolo in mezzo al campo perché ha capacità dinamiche e tattiche allo stesso tempo.
Il punto di crescita?
Devo fare i complimenti alla mia squadra. Torno a casa con sentimenti positivi e un po’ di rabbia, perché devono essere arrabbiati, per non dire incazzati, perché dovevamo portare almeno un punto a casa in questa partita. Serve la determinazione e la voglia di capire che con queste prestazioni possiamo giocarcela con tutti, ma deve avere continuità all’interno della gara. Queste piccole disattenzioni finali, con il Torino, ma anche oggi, sono un segnale per lavorare e alzare il livello di attenzione.
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