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·22. Juli 2025

Rigori e calci d’angolo: la UEFA contro l’ampliamento dei poteri del VAR

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I vertici della UEFA si opporranno a qualsiasi iniziativa volta ad ampliare i poteri del VAR includendo calci d’angolo e secondi cartellini gialli. L’International FA Board (Ifab), l’organo legislativo del calcio, dovrebbe essere chiamato a valutare l’estensione dei poteri degli ufficiali VAR, ma la UEFA ritiene che l’aumento delle interruzioni annullerebbe qualsiasi beneficio derivante da ulteriori interventi.

La Federcalcio europea è inoltre fortemente contraria a un’altra proposta radicale riguardante i calci di rigore, che potrebbe essere sottoposta all’Ifab. L’idea è quella di modificare il regolamento in modo che, se il portiere para il rigore, il pallone venga considerato “morto” e non si possa segnare sulla respinta.


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Una fonte della UEFA ha dichiarato al Times che un maggiore coinvolgimento del VAR sarebbe “difficile da tollerare”, mentre la proposta sui rigori è stata definita un “no categorico”. La fonte ha inoltre affermato che è necessario un confronto tra i vertici del calcio europeo, l’Ifab e la FIFA prima di sottoporre eventuali nuove proposte.

I dirigenti UEFA erano già scontenti del fatto che l’Ifab avesse approvato modifiche al regolamento a marzo senza consultarli: una di queste stabilisce che ora il portiere concede un calcio d’angolo — invece di un calcio di punizione indiretto — se trattiene il pallone per più di otto secondi.

Ogni modifica al regolamento approvata nel marzo prossimo entrerebbe in vigore prima del Mondiale 2026, che si disputerà negli Stati Uniti, in Messico e in Canada. I sostenitori dell’estensione del VAR ritengono che dovrebbe essere possibile intervenire sugli errori oggettivi, ad esempio annullando un calcio d’angolo assegnato erroneamente quando l’ultimo tocco è stato di un attaccante.

Consentire al VAR di intervenire sui secondi cartellini gialli è invece molto più controverso, trattandosi solitamente di decisioni soggettive. I critici avvertono che il passo successivo potrebbe essere l’intervento su ogni ammonizione. Anche i membri dell’Ifab sarebbero riluttanti ad accettare modifiche ai poteri del VAR che causino ritardi significativi e vorrebbero che ogni decisione fosse presa nel giro di pochi secondi.

La modifica al regolamento sui rigori implicherebbe che il rigorista o i suoi compagni non abbiano una seconda possibilità nel caso in cui il portiere pari il tiro. Se tale proposta arrivasse all’Ifab, è probabile che i membri del consiglio chiedano lunghi e approfonditi test in diverse competizioni prima di prendere una decisione.

Il processo consueto per le modifiche al regolamento prevede che le proposte vengano discusse nella riunione annuale d’affari dell’Ifab a novembre, per poi essere votate durante l’assemblea generale a marzo.

Nel 2023, durante la riunione dell’Ifab a Londra, si era già discusso dell’estensione degli interventi VAR, ma non vennero prese decisioni. Alcuni nel mondo del calcio speravano che l’argomento fosse chiuso, ma altri ai vertici del sistema ritengono che ci sia ancora margine per evitare ulteriori errori evidenti.

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