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·12. Januar 2025
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Finale di Supercoppa di Spagna leggendaria quella che si + disputata a Gedda tra il Real Madrid e il Barcellona. La squadra di Hansi Flick si impone nel Clasico per la seconda volta su due in stagione col sonoro punteggio di 5-2 in una gara in cui ha mostrato una qualità di gioco offensivo e di singoli semplicemente impressionante.
Nel finale c’è spazio anche per il gesto di Dani Olmo, subentrato dopo aver ricevuto pochi giorni fa l’autorizzazione a scendere in campo dopo il ricorso sul mancato tesseramento. Bacio alla maglia e gestualità chiarissima: “Io resto qui”.
A sbloccarla, dopo appena 5 minuti, sono proprio i Blancos. Kylian Mbappé offre la specialità della casa: il francese lanciato in profondità si libera di due avversari con un doppio passo e trafigge Szczesny.
Si tratta della terza finale disputata con la maglia delle Merengues e del terzo gol del campione arrivato la scorsa estate dal PSG. Molto criticato nei primi mesi in Spagna, in realtà sta rispondendo presente nelle gare che contano.
Al 22′ Lamine Yamal mette subito le cose a posto con un altro gol antologico. Punta e annichilisce Camavinga e con un diagonale chirurgico prende in controtempo Courtois. Si tratta dell’ottava rete stagionale del baby prodigio spagnolo, che è alla ventesima contribuzione in virtù di 12 assist.
Ancora Camavinga sbaglia tutto regalando il vantaggio ai blaugrana. Fallo da rigore e trasformazione perfetta di Robert Lewandowski al 36′, alla ventiseiesima marcatura stagionale. 36 anni e non sentirli. Il 3-1 arriva solo 3 minuti dopo è invece l’ennesima gemma della stagione di Raphinha, il quale con uno stacco di testa poderoso trasforma in rete lo splendido cross da 50 metri di Koundé.
In chiusura di tempo, al 10′ di recupero, il Real concede il 4-1 in contropiede da angolo a favore: a siglare la rete è Balde, alla prima rete stagionale.
Anche il 5-1 è in contropiede, firmato dal solito inarrestabile Raphinha al 48′. Con la doppietta di stasera sono 30 tra gol e assist per il capitano della squadra catalana, passato in pochi mesi da papabile partente a leader assoluto in campo e fuori. Difesa dei Blancos non pervenuta e critiche pesanti ad Ancelotti per aver adattato al ruolo Tchouameni.
A rimettere minimamente in partita le Merengues contribuisce il cartellino rosso rifilato a Szczesny, appena alla seconda presenza in stagione. Il portiere polacco stende Mbappé lanciato in porta fuori area e dopo l’intervento del VAR l’arbitro lo espelle. Sulla punizione successiva, a freddo, il subentrato Inaki Pena si fa beffare sul suo palo da Rodrygo.
La gara termina senza altri gol. Si tratta della quarta volta in questo secolo in cui il Barcellona riesce a battere il Real segnando 5 o più gol. Un successo dalle proporzioni epiche che cambia l’inerzia di una stagione in cui i catalani parevano in calo e le Merengues in ripresa a seguito di tante difficoltà.