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·2. September 2025

Quanto si vede già la mano di Gasperini sulla Roma

Artikelbild:Quanto si vede già la mano di Gasperini sulla Roma

Sin dal ritiro inglese di inizio agosto, Gasperini era stato chiaro: l’attacco determina la forza di una squadra. «Quanto saremo competitivi dipenderà da ciò che riusciremo a fare davanti». Ma poco è stato fatto. La Repubblica parla addirittura di dimissioni minacciate dal ds Massara in seguito alle difficoltà riscontrate nel soddisfare il mister sul reparto offensivo. È rimasto Dovbyk, sono arrivati Ferguson e Bailey (infortunato).

La Roma, comunque, si trova a punteggio pieno dopo due giornate. Ha trovato nel centravanti irlandese un riferimento in grado di legare bene il gioco ma lontano ancora dal deadly striker gasperiniano. Il tasto dolente, semmai, riguarda le mezze punte: Soulè l’unica certezza; Dybala «può giocare in ogni posizione» ma fuori da una zona di comfort; El Shaarawy non è il titolare che ci si aspettava. La produzione offensiva, se confrontata con la media dell’ultimo campionato atalantino, non è poi così bassa: 12 tiri p90 (14,3 a Bergamo) di cui 4,5 in porta (prima 5,1). Bisogna raggiungere i 2,1 gol a partita, e non sarà semplice.


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Mentalità e impostazione tattica, però, sono già a buon punto. I resoconti tattici evidenziano un baricentro alto e un pressing aggressivo: la Roma è terza per PPDA (8,5) dietro a Como e Juventus, seconda per recuperi alti (23). Anche con la palla le idee sembrano chiare. Quinta per possesso medio (59,9%) e seconda per passaggi nell’ultimo terzo di campo, segno di una squadra capace di assestarsi nei pressi dell’area avversaria con transizioni rapide. Movimenti tipici – Cristante si abbassa e Koné può allargarsi, liberando il centro per le invasioni dei braccetti (Hermoso in particolare). Un rimescolamento che stressa le maglie nemiche e favorisce una sorta di gegenpressing: si veda il gol di Wesley contro il Bologna.

Gasperini attribuisce i meriti al lavoro di Ranieri ma la sua mano è già evidente e i risultati contribuiscono a rasserenare un ambiente delicato che però lo stima. Tocca fare pace col ds, anche perché fino a gennaio la rosa è questa. Massara, arrivato il 19 giugno, è comunque riuscito a scongiurare le sanzioni Uefa. E chissà se il mister non troverà modo di valorizzare due incognite come Baldanzi e Pellegrini.

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