PSG Arsenal: le tre cose che non hai notato del match di Champions League | OneFootball

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·7. Mai 2025

PSG Arsenal: le tre cose che non hai notato del match di Champions League

Artikelbild:PSG Arsenal: le tre cose che non hai notato del match di Champions League

Ecco le tre curiosità sulla sfida delle ore 21.00, PSG Arsenal: match valido per il ritorno della semifinale di Champions League

Verdetto giusto il 2-1 di Psg-Arsenal di stasera? Non sbagliato, quantomeno, tenendo conto che i parigini hanno creato qualcosa di più, sbagliando anche un rigore con Vitinha sull’1-0. Agli inglesi resta il rammarico del primo quarto d’ora, dove hanno spaventato non poco i francesi e si sono trovati al cospetto di un Donnarumma mostruoso. Che a questo punto, dopo l’Europeo, inizierà ad essere piuttosto detestato a Londra e dintorni. Ecco tre episodi da ricordare.

  • Minuti. Il primo non è un momento, ma una sfilza di eventi. Quelli per i quali, grazie al gol di Dembelé all’andata al quarto minuto e all’evoluzione del risultato odierno (1-0, 2-0, 2-1), il Psg non si è mai sentito eliminato nella sfida neanche per un secondo. L’Inter, invece, che troverà a Monaco, 5 minuti di terrore tra Raphinha e Acerbi li ha provati. Tanto per trovare la prima delle tante differenze che poi ci divertiremo a elencare da qui al 31 maggio
  • Insoddisfazione. Al termine del primo tempo c’è stato un momento, sull’1-0 già abbastanza sedimentato, che è emersa una situazione davvero strana: regnava la confusione, per non dire il casino davvero brutto. Entrambe le squadre facevano viaggiare in alto il pallone per motivi diversi: il Paris faticava ad uscire pulito, Nuno Mendes spazzava via poco tranquillo; l’Arsenal, invece, proponeva molti cross soprattutto da destra, ma Timber che arrivava molto in sovrapposizione non trovava torri in area. In qualche maniera c’era un filo di insoddisfazione reciproca, nessuna delle 2 stava facendo davvero quel che avrebbe davvero voluto. Pure quelli che vincevano si assomigliavano a quelli che perdevano…
  • Incertezza. Inizio ripresa. I londinesi si gettano in avanti, tempo da perdere non ce n’è e in qualche cross sembrano cercare con lucidità la via della porta. Merino stoppa in area un pallone, lo si vede paralizzato, in una postura sospesa, incerto come non dovrebbe essere un attaccante che deve recuperare uno svantaggio. Tra tirare e passare decide di servire dritto Martinelli che lo guarda come a dire: non è a me che dovevi consegnarla e comunque era troppo forte. E pensare che tutto nasce dall’altro lato, dove è Thomas a mettere in moto la manovra con lunghissimi falli laterali, in tanti momenti la cosa migliore, o per meglio dire più determinata, fatta dall’Arsenal.
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