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·13. Februar 2025

PSG, Al-Khelaifi incriminato per il caso Lagardere: il Qatar minaccia di ridurre gli investimenti

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Il presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, è stato messo sotto accusa il 5 febbraio, in particolare per complicità in abuso di potere, nell’ambito di un’indagine riguardante un tentativo di Arnaud Lagardère, nel 2018, di far modificare a suo favore un voto chiave del fondo qatariota azionista del suo gruppo.

Secondo quanto riportato dall’agenzia France-Presse, una fonte giudiziaria interpellata ha confermato questa incriminazione per complicità nell’acquisto di voti e nell’attentato alla libertà di voto, nonché per complicità in abuso di potere.


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«Questa vicenda non ha assolutamente nulla a che vedere con Nasser Al-Khelaifi, ma come al solito verrà associato a essa tramite un processo completamente distorto, semplicemente perché è un nome altisonante (…) fino a quando questa storia crollerà silenziosamente tra qualche anno», ha commentato una fonte vicina a colui che è membro del consiglio di amministrazione di questo fondo sovrano.

La decisione ha complessivamente suscitato una forte reazione tra le persone vicine al numero uno del PSG. Abbastanza da irritare il Qatar, secondo quanto riportato da RMC Sport, al punto da spingerlo a minacciare di ritirarsi dai suoi investimenti in Francia, tra cui beIN Sports e, appunto, il Paris Saint-Germain.

Il dossier comprende due aspetti. Nel primo, Arnaud Lagardère è sospettato di aver utilizzato in modo fraudolento, per diversi anni, fondi delle società Lagardère SAS e Lagardère Capital & Management (LCM) per un totale di 125 milioni di euro, per finanziare le sue spese personali.

Il secondo aspetto, che riguarda “NAK”, risale al 2018, quando il gruppo era coinvolto in una lotta di potere tra Vincent Bolloré, alleato di Amber Capital, e Bernard Arnault, CEO di LVMH, che sosteneva Arnaud Lagardère. Il 24 aprile 2018, Qatar Holding LLC, filiale del fondo sovrano Qatar Investment Authority (QIA) e principale azionista, si era schierato a favore delle risoluzioni di Amber Capital.

Arnaud Lagardère e il suo entourage hanno contattato i loro riferimenti, tra cui Nasser Al-Khelaïfi, patron del PSG e amministratore del QIA. Cinque giorni dopo il primo voto, il fondo sovrano ha cambiato posizione e ha sostenuto le risoluzioni della governance di Lagardère. Nel settembre 2018, un diplomatico britanno-marocchino vicino a Doha, Jamal Benomar, è stato nominato nel consiglio di sorveglianza di Lagardère SCA e presentato come “membro indipendente”, il che, secondo i magistrati, potrebbe rappresentare una possibile contropartita.

Dopo una dura battaglia, il gruppo Lagardère è stato acquisito alla fine di novembre 2023 dal colosso dei media e dell’editoria Vivendi, controllato dalla famiglia del miliardario Vincent Bolloré. Al-Khelaifi è oggetto di diverse denunce e procedimenti. La sua incriminazione per corruzione nel dossier sulla candidatura del Qatar ai Mondiali di atletica del 2017 e 2019 è stata definitivamente annullata a metà febbraio 2023 dalla Corte di Cassazione, che ha dichiarato la giustizia francese incompetente a perseguirlo.

I giudici istruttori di Parigi stanno inoltre esaminando le accuse di rapimento e sequestro in Qatar denunciate dal lobbista franco-algerino Tayeb Benabderrahmane. Il patron del PSG, coinvolto nella vicenda, nega le accuse e ha sporto denuncia.

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