Inter News 24
·2. August 2025
Provera Inter, la dichiarazione d’amore dell’ex consigliere: «Sono diventato interista grazie a mia madre. Seguivamo le partite alla radio…»

In partnership with
Yahoo sportsInter News 24
·2. August 2025
Marco Tronchetti Provera è da sempre una figura centrale nel mondo dell’industria e dello sport italiano, e per oltre vent’anni anche uno dei volti più iconici dell’Inter. Vicepresidente esecutivo di Pirelli, marchio storicamente legato al club nerazzurro, Tronchetti ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport del suo passato, delle emozioni da tifoso e del futuro del club con Cristian Chivu in panchina.
«Sono diventato interista grazie a mia madre. Seguivamo le partite alla radio con mio fratello maggiore, mentre mio padre ogni tanto si fingeva milanista solo per creare un po’ di tensione familiare».
«Avevo dieci anni, andai a vedere Inter-Spal. Fu un’esperienza fantastica, tranne per mio padre che continuava a guardare dalla parte opposta».
Il suo rapporto con Massimo Moratti è sempre stato profondo: «Non abbiamo mai litigato. Massimo ha portato sé stesso nel calcio, con la sua umanità e la capacità di creare un ambiente familiare. Anche quando i risultati non arrivavano, c’era sempre speranza. Alla sua festa per gli 80 anni si respirava la bellezza di quell’avventura condivisa».
I ricordi più felici? «La Champions del 2010, anche se la semifinale con il Barcellona fu ancora più emozionante. Arrivammo a Madrid convinti di vincere, forse con un pizzico di incoscienza».
Sul presente nerazzurro, Tronchetti mantiene fiducia: «La stagione scorsa? Una bella metà, poi sono stato molto via… Ma ora serve ritrovare armonia, perché si vince solo con uno spogliatoio unito».
«Chivu? Per me è una persona seria, ama l’Inter. È difficile fare l’allenatore, ma darà tutto sé stesso. Bisogna lasciargli il tempo per lavorare e riportare serenità».
Infine, un pensiero sul Milan: «Spero faccia bene, ma non troppo bene. Una Milano calcistica dignitosa va bene, ma nei derby… meglio vincerli ancora noi».
Live
Live
Live
Live
Live