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Emilio Scibona·4. Dezember 2023
🤔 "Primo gol da annullare", dubbi sul rigore: la moviola di Napoli-Inter

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Emilio Scibona·4. Dezember 2023
Napoli-Inter è passata alla storia con il punteggio di 3-0 ma a tenere banco sono gli episodi arbitrali, contestati in modo aperto dal Napoli già nel post-partita dal ds Meluso con ADL che avrebbe addirittura chiamato la FIGC e l’AIA per esprimere le sue rimostranze.
In particolare il focus riguarda due circostanze: la prima è il contatto tra Martinez e Lobotka avvenuto all’inizio dell’azione che ha portato al vantaggio nerazzurro di Calhanoglu.
Nel post-partita di DAZN l’analista Luca Marelli aveva sottolineato l’errore da parte di Massa: “L’infrazione andava fischiata ma in quella situazione il VAR non può intervenire. Massa è in perfetto controllo, ha valutato la situazione, a mio parere sbagliando: il fallo è più che altro la trattenuta con il braccio sinistro, che non c’entra nulla con il gioco“.
Dello stesso avviso anche l’altro ex arbitro Gian Paolo Calvarese: “Prima del gol c’è un fallo e l’ho detto live“.
Ancora più severo il giudizio di un altro ex fischietto, Graziano Cesari che ha sottolineato sia l’errore Massa che il mancato intervento del VAR.
Decisamente critico il Corriere dello Sport che parla di “gara toppata” da parte di Massa: “Scontro a centrocampo fra Lautaro e Lobotka, l’argentino con il braccio sinistro cinge l’avversario e poi gli schiaccia la gamba sinistra: Massa non fischia (non è soglia alta, è incapacità nella valutazione), l’Inter avanza e va in gol. Sarebbe dovuto intervenire il VAR, è un chiaro ed evidente errore dell’arbitro”.
La Gazzetta dello Sport si è invece limitata a spiegare l’episodio e i motivi del mancato intervento del VAR: “Proteste del Napoli sull’1-0 per una trattenuta di Lautaro a Lobotka a inizio azione: dalle immagini si vede una cintura dell’argentino col braccio sinistro alla vita dell’avversario. Massa è vicinissimo e lascia correre, il VAR in questa tipologia di falli non può intervenire”.
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In generale l’opinione diffusa è che, intervento o non intervento del VAR, che questo gol andasse annullato, confermando dunque i dubbi del Napoli.
Decisamente più divisivo invece l’episodio del contatto in area tra Acerbi e Osimhen, accaduto con la partita sul punteggio di 0-1, con Massa che ha deciso di lasciar correre senza che il VAR intervenisse.
Già nel post partita in tal senso Luca Marelli si era sbilanciato di meno: “Nell’episodio del mancato intervento del VAR sul contatto Acerbi-Osimhen il concetto è lo stesso del primo episodio: Massa era addirittura in posizione migliore. Nel primo episodio se c’era un difetto da parte sua è che era un po’ troppo vicino e che quella vicinanza lo abbia condizionato, non facendogli vedere l’episodio nel suo insieme. In quella circostanza era in una posizione perfetta per giudicare“.
Anche Calvarese sull’episodio in questione appare meno convinto:  “Lui salta perché gli dà una ancata all’altezza del bacino. Di certo anticipa perché prende il pallone, ma quella caduta viene provocata dalla botta. Se l’arbitro avesse fischiato il rigore il VAR non sarebbe potuto intervenire ecco perché insisto nel dire che l’arbitro di campo è importante, anche più del Var. Massa un metro unico l’ha avuto ieri sera: non ha fischiato mai. Tra i due contatti, il primo è molto più fallo perché Lautaro gli ha schiacciato il polpaccio”.
Il Corriere dello Sport si limita in questo caso a menzionare l’episodio, definendolo “sospetto” ma senza sbilanciarsi: il voto 5 al VAR Marini suona comunque come una bocciatura. La Gazzetta dello Sport invece commenta così: “Osimhen cade in area dopo un contatto con Acerbi: c’è il tocco del difensore con la gamba destra sul tallone ma l’intensità non sembra tale da giustificare un rigore e il Var non può intervenire”.
Graziano Cesari invece ritiene che ci fosse il calcio di rigore e che anche qui sarebbe dovuto intervenire il VAR.
Se nel caso della “cintura” di Lautaro su Lobotka i pareri son concordi sul fatto che la rete fosse da annullare, l’episodio Acerbi-Osimhen viene globalmente più considerato come un episodio di campo in cui l’errore è relativo.