Pio Esposito a Sportitalia: «Con Chivu una bella storia, insieme dall’U14 ad oggi. Sul mio gol di tacco…» | OneFootball

L’attaccante dell’Inter, Francesco Pio Esposito, autore di un bellissimo gol di tacco, ha parlato così dopo il successo in amichevole col Monza

Al termine dell’amichevole vinta stasera contro il Monza all’U-Power Stadium, Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005 dell’Inter e autore del momentaneo 2-1 con una splendida rete di tacco, ha condiviso con Sportitalia le proprie sensazioni.

Il giovane centravanti ha parlato dell’emozione per il gol e della soddisfazione per la vittoria, sottolineando come questo tipo di successi, anche in amichevole, contribuiscano a costruire una mentalità vincente. Ha ricordato con orgoglio la stagione appena trascorsa con la Primavera, guidata da Cristian Chivu, evidenziando il legame speciale con il tecnico: un rapporto cresciuto negli anni, dall’Under 14 fino alla prima squadra, che rappresenta per lui una vera e propria storia di crescita comune.

Esposito ha poi descritto la nuova Inter come una squadra ambiziosa e orientata al successo, pronta a lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi. Infine, un pensiero per il fratello Sebastiano, passato al Cagliari, a cui ha augurato il meglio per la sua nuova avventura (qui l’annuncio del trasferimento del classe 2002 nel club sardo).

LE EMOZIONI PER IL GOL – «È stato una bellissima emozione il gol. Sono contento che siamo riusciti a vincere anche se la vittoria non è arrivata subito. Conta per costruire la mentalità vincente. Abbiamo vissuto una bellissima stagione con il Mister Chivu in Primavera»

IL LEGAME CON CHIVU? – «Tantissima riconoscenza e gratitudine da parte mia. Siamo cresciuti insieme, lui come allenatore e io come giocatore. Dall’Under 14 alla Primavera fino a qui. Una bella storia».

CHE INTER STA NASCENDO? – «Un’Inter che sta lavorando e che punta a vincere. Con mentalità vincente».

IL PASSAGGIO DI MIO FRATELLO SEBASTIANO AL CAGLIARI? – «Gli faccio un grande in bocca al lupo ma tanto ci sentiamo in privato».