Pagine Romaniste
·29. November 2024
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La Repubblica (M. Juric) – La apre e chiude Hummels. Dalle mani nei capelli all’urlo liberatorio sotto il settore dei 3000 tifosi romanisti presenti a Londra. La Roma pareggia 2-2 contro il Tottenham e riacciuffa all’ultimo minuto una partita che non doveva perdere. Che meritava almeno di pareggiare, se non vincere. Per il coraggio dimostrato contro gli uomini di Postecoglu e per la quantità di occasioni da gol create.
L’alone di sfortuna viene scacciato dopo 89 minuti di sofferenza. Proprio dall’uomo che fino a quel momento la partita l’aveva decisa con alcuni errori difensivi. Ma quanto la ruota deve girare è difficile che la fortuna scelga protagonisti a caso. E quindi Hummels a segnare il gol del definitivo pareggio che regala ossigeno e il primo punto alla gestione Ranieri. Ma è tutta la partita di Londra a mostrare la Roma migliore della stagione. Coraggiosa e aggressiva. Nonostante l’avvio shock con l’ennesimo errore individuale a guastare i piani giallorossi. Protagonista in negativo l’attesissimo Hummels, alla prima da titolare con la maglia della Roma. Due minuti e il tedesco stende Sarr in area. Calcio di rigore, netto. Con il vantaggio del Tottenham la Roma invece che deprimersi, sboccia. Macina per oltre mezz’ora un calcio offensivo quasi mai visto in questa stagione. Dybala inventa sulla trequarti e con un coraggio che paga. Ndicka segna il pareggio su angolo di Dybala ed El Shaarawy due minuti dopo segna il gol del momentaneo 1-2. Un doppio schiaffo rovinato dal piede sinistro dell’attaccante giallorosso. È al di là, fuorigioco.
La Roma prosegue a martellare gli Spurs, con un Dybala ispiratissimo. Ma agli uomini offensivi di Postecoglou bastano due fiammate per tornare in vantaggio. Dopo il gol su rigore, si sveglia Son Heung-Min. Domina l’attacco del Tottenham, ma è l’accelerazione di Kulusevski a mandare in tilt la difesa romanista e ancora una volta Hummels. Incapace di tenere il passo dello svedese che regala a Johnson l’assist del 2-1.
La ripresa al Tottenham Stadium è un bignami di sfortuna e centimetri mancati. Nel giro di cinque minuti i giallorossi si vedono annullare due gol per fuorigioco. Prima con Manu Koné, dopo un’ottima azione in verticale tra Soulé e Dovbyk. E poi con l’ucraino, bravo ad anticipare Foster ma meno attento alla linea difensiva.
Dopo cinque minuti Angelino colpisce in pieno la traversa. Sembra l’ennesima partita stregata, con il miracolo di Foster su mancini all’88esimo a mettere il timbro. Poi però la svolta, proprio sul calcio d’angolo successivo, con protagonista il difensore tedesco. La Roma torna da Londra con un punto d’oro. Vede allontanarsi, forse definitivamente, la qualificazione tra le prime otto della competizione. Ma si aggrappa con le unghie e con i denti all’ancora dei sedicesimi di finale.