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·8. Januar 2025
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Elon Musk sta sempre più diventando tema di dibattito e attenzione in Italia. Dopo Starlink, l’uomo più ricco del mondo potrebbe presto diventare una figura centrale per il prossimo futuro di Stellantis.
Come riporta l’edizione odierna di MF-Milano e Finanza, attraverso Tesla e i suoi veicoli elettrici, Musk potrebbe presto rappresentare una possibile ancora di salvezza per i produttori di automobili europei (fra cui c’è ovviamente la già citata Stellantis), minacciati dalle sanzioni imposte dall’Unione europea a partire da quest’anno.
Diversi costruttori, tra cui Stellantis, Toyota, Ford, Subaru e Mazda, hanno deciso di unirsi a Tesla in un pool per la condivisione delle emissioni di CO2, al fine di evitare multe che potrebbero raggiungere miliardi di euro. La notizia è stata riportata per prima da Automotive News Europe, che ha citato documenti ufficiali della Commissione europea.
L’Ue ha fissato nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per il 2025, che prevedono un taglio del 15% rispetto ai livelli del 2021. Secondo le stime degli esperti, per rispettare questi standard almeno il 20% delle vendite di ogni casa automobilistica dovrà riguardare veicoli completamente elettrici. Tuttavia, il mercato europeo delle auto elettriche sembra essere in difficoltà, con una quota di mercato ferma al 14% nel 2024, senza alcuna crescita rispetto al 2023.
Le sanzioni previste in caso di mancato rispetto dei limiti sono di 95 euro per ogni grammo di CO2 oltre il tetto consentito, applicate a ciascun veicolo venduto. Secondo l’associazione Acea, le multe complessive potrebbero superare i 15 miliardi di euro, anche se Transport & Environment stima che l’importo effettivo possa essere più contenuto, circa un miliardo di euro.
Tesla, incaricata della gestione del pool, ha già inoltrato alla Commissione Europea una dichiarazione d’intenti per costituirlo. Questo sistema permette ai produttori di compensare le emissioni in eccesso acquistando crediti da aziende che rispettano i limiti, come Tesla. Un portavoce di Stellantis ha dichiarato: «La partecipazione al pool con Tesla ci aiuterà a centrare gli obiettivi europei del 2025 ottimizzando l’impiego delle risorse».
Nei documenti ufficiali si legge inoltre che «altri produttori interessati ad aderire al pool aperto devono presentare la loro candidatura completa entro il 5 febbraio 2025». I candidati dovranno firmare un accordo di riservatezza e fornire a Tesla dati sufficienti relativi alle emissioni di CO2 e alla loro capacità di coprire eventuali penali per eccedenze. È inoltre prevista una quota di iscrizione per le spese di analisi dei dati e per la gestione delle richieste.
Tra i partecipanti al pool di Tesla figurano una quindicina di nomi. Oltre a Toyota Motor Europe, insieme a Toyota Motor Corporation e Toyota Gazoo Racing Europe, ci sono Ford Werke con Ford Motor Company, Mazda Motor Europe, Subaru Europe e Stellantis, rappresentata da diverse entità, tra cui Automobiles Peugeot, Automobiles Citroen, Alfa Romeo, Opel Automobile e la cinese Leapmotor. Quest’ultima è rappresentata in modo sorprendente da un’entità italiana, GreenKar Innovation srl.
Anche Volkswagen e Renault stanno valutando l’adesione a un pool per evitare multe. Per raggiungere gli obiettivi, nel 2024 un quarto delle vendite di Volkswagen in Europa dovrà riguardare veicoli completamente elettrici. Ieri pomeriggio, inoltre, è stato annunciato un secondo pool, guidato da Mercedes-Benz, che include Volvo, Polestar e Smart, marchi del gruppo cinese Geely.