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·6. Juni 2025
Mancini: “Pentito di aver lasciato la Nazionale”. E replica a Spalletti sul caso Acerbi

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·6. Juni 2025
Torna a parlare Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, ospite a “The Coach Experience” alla Fiera di Rimini.
Nella sua prima vera uscita pubblica dopo le tensioni legate al suo addio all’Italia, Mancini ha condiviso riflessioni importanti sul passato e uno sguardo cauto sul futuro.
Il rimpianto per l’addio all’Italia Nel corso di un’intervista davanti a una platea gremita, Mancini ha aperto il cuore:
“Se potessi tornare indietro, non lascerei la Nazionale. Mi sono pentito: ci sono state incomprensioni e se avessi parlato di più con il presidente, forse tutto sarebbe andato avanti. È stato un mio errore. Allenare l’Italia è la cosa più bella che ci sia, e vincere con l’Italia lo è ancora di più”.
Un’ammissione piena, che restituisce il senso di un legame profondo con l’Azzurro e la consapevolezza che certe decisioni, prese in momenti delicati, possono lasciare il segno.
La frecciata (garbata) a Spalletti su Acerbi Sul caso Acerbi – escluso dalle ultime convocazioni azzurre per essersi tirato indietro – Mancini ha scelto uno stile sobrio, ma non privo di significato. Interpellato sul “like” lasciato a un post del difensore, ha risposto con una battuta che suona anche da messaggio indiretto a Luciano Spalletti:
“Ma dico… ci saranno cose più importanti, no?”. Nulla di più. Nessuna polemica, ma un modo per prendere le distanze da un tema che ha suscitato reazioni accese.
Il futuro? “Il calcio è strano…” Sul suo prossimo passo da allenatore, Mancini non si sbilancia ma lascia uno spiraglio aperto:
“La panchina manca, ma fa parte del mestiere. Se troverò una nuova squadra? Il calcio è strano, vediamo cosa succede nelle prossime settimane”.
Nel frattempo, guarda anche alla Nazionale, ora guidata da Spalletti, con occhio da ex e spirito da tifoso:
“L’Italia deve partire bene. La Norvegia è una buona squadra, e le partite non sono mai scontate”.