Locatelli carica la Juve: «Contro il Bologna sarà una gara fondamentale! Siamo una grande squadra e vogliamo fare una cosa. Ho parlato con Yildiz e gli ho detto…». Le parole gasano i tifosi | OneFootball

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·2. Mai 2025

Locatelli carica la Juve: «Contro il Bologna sarà una gara fondamentale! Siamo una grande squadra e vogliamo fare una cosa. Ho parlato con Yildiz e gli ho detto…». Le parole gasano i tifosi

Artikelbild:Locatelli carica la Juve: «Contro il Bologna sarà una gara fondamentale! Siamo una grande squadra e vogliamo fare una cosa. Ho parlato con Yildiz e gli ho detto…». Le parole gasano i tifosi

Locatelli, centrocampista e capitano della Juve, ha caricato i suoi compagni in vista dello scontro diretto di domenica sera: le sue parole

Manuel Locatelli carica la Juve prima della trasferta del Dall’Ara contro il Bologna. E lo fa ai microfoni di Sky Sport con queste parole.

BOLOGNA JUVE – «Sarà una partita fondamentale, conosciamo l’importanza di questa gara, ci stiamo allenando bene. Queste sfide si preparano con grinta e determinazione. Ma anche con calma, perché c’è bisogno di testa in tutto e sicuramente abbiamo il dovere di sapere di poter fare una grande sfida. Il nostro scopo è sempre cercare di vincere ogni partita e certamente questo può essere un buon punto anche per noi. Loro si avvicineranno a questa contesa sulle ali dell’entusiasmo: sarà una partita aggressiva, però noi ci giocheremo le nostre carte, non dobbiamo presentarci a nessuno! Siamo una grande squadra e vogliamo ottenere risultati».


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YILDIZ – «Ci ho parlato, è consapevole che abbia fatto un errore abbastanza grave, soprattutto comportamentale. È una cosa che non deve succedere e sono sicuro che non succederà più.Ci ho parlato, ha capito l’errore, ma ora non dobbiamo crocifiggerlo, bisogna andare avanti. Ci saranno altre persone che lo sostituiscono. Però è un ragazzo per bene e sarà il futuro della Juventus».

FALLIMENTO NON ENTRARE TRA LE PRIME 4«Non è quello che dobbiamo pensare ora, ma bisogna pensare ad entrare tra i primi quattro. Questo è il nostro obiettivo, bisogna pensare a quello e pensare poco all’altro. Per ora sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, credo di essere cresciuto ancora come persona. È vero che è la fascia che mi responsabilizza, devo essere sempre un esempio per i miei compagni e per tutti. Dico sempre che essere il capitano della Juve, è una cosa che deve essere quotidiana, cerco di essere un esempio per tutti, anche nella vita quotidiana. Questo sicuramente mi sta aiutando a fare una stagione che è importante, e sono molto contento, però tutto va in base ai risultati di squadra».

ESSERE TIFOSO DELLA JUVE FA LA DIFFERENZA«Sì, nel senso che magari prima quando sono arrivato sì, nel senso che magari vedevo le cose ed ero molto più coinvolto magari da altre persone. È un vantaggio ma anche uno svantaggio. Per ora credo di aver raggiunto una maturità tale da essere abbastanza equilibrato su tutto, equilibrato in qualsiasi cosa che succede nel campo e fuori. Quindi questo riesco a gestirlo molto. È più difficile per la mia famiglia perché loro sono tutti quanti juventini da sempre e quindi c’è un altro tipo di pressione, però ormai riesco a gestire anche questo».

NAZIONALE«Quando non sono stato chiamato, è stata una delusione enorme per me e mi sono focalizzato sul lavoro che è l’unica cosa che posso fare è questa. Io devo cercare di fare il massimo che posso fare, non posso controllare cose che non competono a me. Quindi qualsiasi tipo di scelta la deve fare l’allenatore. Ho parlato con il mister quando sono andato l’ultima volta, abbiamo avuto un bel colloquio. Io devo sempre farmi trovare pronto a tornare nazionale, è un obiettivo per me essere li, come stanno facendo gli altri centrocampisti, ma credo che sono giovani e devono crescere. Stanno facendo bene e avranno sicuramente un bel futuro. Ma sono giovane anch’io, alla fine, ho 27 anni. E quindi per me è un obiettivo tornarci, voglio esserci ed è una cosa che mi sono messo in testa».

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