Le parole di Cecilia Salvai dopo il rinnovo con la Juventus Women | OneFootball

Cecilia Salvai ha prolungato il suo legame con la Juventus Women fino al 30 giugno 2027 e ha voluto condividere con noi tutte le sue emozioni in una giornata così importante.

«Questo è un rinnovo che definirei storico, di orgoglio: è il rinnovo più bianconero che mai. Non è scontato questo prolungamento perché un conto è arrivare alla Juventus - che non è comunque semplice - un conto è saperci restare, penso che siano due situazioni ben diverse. Quindi esserci ancora dopo tanti anni è sicuramente un motivo di grande orgoglio e felicità. La Juventus è casa, è come fosse casa mia. Mi ricordo il primo giorno che siamo arrivate a Vinovo tutte insieme… Sono cambiate tantissime cose nel frattempo, dalle persone con cui ci relazioniamo alle strutture. Però è sempre Juventus, si percepisce sempre la grandezza di questo Club».

LE IMMAGINI DI QUESTE OTTO STAGIONI ALLA JUVENTUS

«Sicuramente la sera del primo scudetto, ma anche il primo giorno in cui ci siamo incontrate nel 2017. Sono stati veramente due momenti particolari che ricordo benissimo. Il primo scudetto poi vinto ai rigori… Chi c'era se lo ricorda bene perché è stato veramente un boom di emozioni. Nei corridoi di Vinovo abbiamo questa tela enorme che immortala il momento in cui da centrocampo iniziamo, tutte insieme, a correre dopo l’esito dell’ultimo rigore… Indimenticabile».

PUNTO DI RIFERIMENTO BIANCONERO

«Sento di essere un punto di riferimento ed è una grande responsabilità. Per me come per le altre mie compagne storiche. È una responsabilità però è motivo di grande orgoglio anche nei confronti dei nostri tifosi che ormai fanno parte anche loro di questa famiglia. È bello sapere che il mio nome venga associata alla storia della Juventus».

ESEMPIO DI FORZA E RESILIENZA

«L’ultima è stata una stagione sicuramente travagliata, forse la peggiore in termini calcistici perché non mi era mai successo di rimanere proprio tutta una stagione lontano dal rettangolo verde e per quello probabilmente è stata la più difficile. Poi però diciamo che il lavoro paga sempre e ha pagato anche con gli interessi che mi sono presa e che mi tengo stretta. Ed è stato anche un bel ritorno, ho giocato tre partite e abbiamo alzato due trofei. È stato tutto ripagato: quando uno ha la voglia e la forza di tornare dove vuole stare tutto torna sempre. Devo ringraziare il direttore Stefano Braghin e tutta la Juventus: mi sono stati vicini, un’altra volta, in questo momento complicato della mia carriera. E non è assolutamente qualcosa di scontato».

LA SODDISFAZIONE ANCORA DA TOGLIERSI

«Sicuramente la Champions League. È sempre lì, ma come è giusto che sia è importante ambire al massimo. Ormai dal secondo anno la giochiamo tutte le stagioni e il gap si sta sicuramente riducendo. Secondo me deve essere nelle teste di ognuna di noi, così come ci sono gli altri trofei. Ovviamente le avversarie sono di altissimo livello e le partite differenti rispetto al contesto nazionale. Però abbiamo dimostrato anche a livello internazionale sia col club che con la nazionale che possiamo starci anche noi. È un trofeo che mi manca e sarebbe bellissimo».

Salvai, the best in bianconero