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·25. Oktober 2024

La provocazione di Casini: «Recupero Bologna-Milan? Ci sarebbe il giorno di Natale»

Artikelbild:La provocazione di Casini: «Recupero Bologna-Milan? Ci sarebbe il giorno di Natale»

«L’ordine del giorno era ricco, abbiamo discusso le politiche federali, c’è una discussione frutto di discussioni tra Lega, FIGC e altre componenti. L’assemblea ha apprezzato il lavoro svolto finora, ma ritiene che possano essere fatti passi in avanti per riconoscere l’importanza della Serie A nel sistema federale. È stato approvato il bilancio e sono stati discussi altri temi, come i calendari appesantiti. L’assemblea è durata un po’ di più perché abbiamo dovuto riunirci d’urgenza per rinviare Bologna-Milan».

Così il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, intervenuto al termine dell’assemblea che si è tenuta nella giornata di oggi: «Siamo rimasti sorpresi dall’ordinanza del sindaco, per due motivi. Generalmente queste decisioni sono prese dal prefetto, che provenisse dal sindaco ci ha sorpresi. Soprattutto, si è aperto un dialogo perché, se avete letto l’ordinanza, il presupposto è la presenza di 35mila persone allo stadio».


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«Si è tentato di interloquire col sindaco per poter giocare a porte chiuse, ma dal comune non c’è stata disponibilità su questo: la scelta è diventata se imporre un campo neutro a 24 ore di distanza, imponendolo alle due squadre, oppure se rispettare l’ordinanza di un’autorità riconosciuta dalla legge e rinviare la partita», ha proseguito.

Sull’ipotesi che si crei un precedente pericoloso, Casini spiega: «Beh, allora… detta così no. È sempre un equilibrio delicato fra tutela di interessi pubblici e tutela della regolarità del campionato. Quello che è certo è che in futuro dovremo essere tutti attenti e valutare ogni possibile alternativa, per noi le porte chiuse potevano essere praticabili: è pur vero che poi la situazione nella regione, e in particolare a Bologna, è stata particolarmente difficile».

Poi, a proposito della data per il recupero del match, Casini fa una battuta alludendo all’intasamento del calendario: «In teoria ci sarebbe il giorno di Natale come ipotesi (ride, ndr), ma ora l’ufficio competizioni valuterà con le squadre se ci saranno spazi prima di febbraio che ad oggi non ci sono. Spostare Verona-Milan? No, perché si entra in uno spostamento a catena. Come Lega, non possiamo fare molto». Nel caso di febbraio, va comunque ricordato che tutto dipenderà dalla presenza di Milan o Bologna nei playoff per gli ottavi di Champions League o nei quarti di finale di Coppa Italia.

Sul “no” al campo neutro, il presidente della Serie A prosegue: «Non è prevista dal sistema, di fronte a un atto amministrativo che impedisce il raggiungimento dell’impianto per incolumità pubblica. Non è detto che non si possa fare, è da valutare in futuro. C’è una serie di decisioni che rischiavano di essere una serie di complicazioni. Il Milan aveva dato disponibilità, per il Bologna sarebbe stato complicato».

E a proposito di calendario intasato, Casini ha aggiunto: «Abbiamo solo fatto il punto a livello di leghe europee e mondiali, nonché sul possibile rafforzamento della posizione giuridica dei club in relazione all’incremento di partite delle nazionali. È stato una sorta di aggiornamento su queste tematiche».

Sul tema del numero minimo di consiglieri poi ha detto: «Noi abbiamo già deliberato su questo, la Serie A ritiene che, in base all’ordinamento Mulé, il professionismo debba essere rappresentato in misura del 50 per cento, con la Serie A vicina al 30 per cento. È una posizione che non è stata più neanche discussa: nella bozza che è circolata c’è una partenza di proposta federale, poi bisognerà vedere come andranno avanti le due posizioni. È una partenza di discussione, il 28 c’è consiglio federale e il 31 c’è il termine per presentare le proposte. I testi sono cambiati, riteniamo che sia possibile effettuare affinamenti, sia sulla parte del testo che sui numeri, visti scritti ieri per la prima volta».

Per arrivare al professionismo al 50% servirebbe modificare la legge Melandri: «Sì, ma questo è quello che la Serie A ha indicato, non è detto che avvenga in una sola volta. Alcune modifiche sono semplici, altre meno: è un percorso iniziato e che si spera di portare a compimento nel minor tempo possibile».

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