Calcio e Finanza
·14. August 2025
La famiglia Porsche punta sulla difesa: nuovo fondo per il settore militare

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·14. August 2025
Porsche Automobil Holding SE sta affrontando la fase più difficile della sua storia recente e ha scelto di reagire con una decisione tanto audace quanto destinata a far discutere. Come riportato da Il Sole 24 Ore, dopo aver registrato un dimezzamento dell’utile nel primo semestre e un drastico taglio alle previsioni per il 2025, la holding delle famiglie Porsche-Piëch ha ufficializzato l’ingresso nel comparto della difesa, puntando sull’attuale boom della spesa militare in Europa e in Germania.
La holding è legata a doppio filo al mondo del calcio, essendo il principale azionista (32% del capitale) del Gruppo Volkswagen – che controlla il Wolfsburg in Bundesliga –, del quale fa parte a sua volta il brand automobilistico Audi, tra gli azionisti del Bayern Monaco con una quota di poco superiore all’8%.
I dati semestrali raccontano una situazione complessa per il gruppo di Stoccarda, titolare anche del 12,5% di Porsche AG. L’utile netto rettificato si è fermato a 1,1 miliardi di euro, in calo del 48% rispetto ai 2,1 miliardi dello stesso periodo del 2024, mentre l’utile netto è crollato a 300 milioni contro i precedenti 2,1 miliardi.
Il peggioramento dei conti ha spinto il management a rivedere al ribasso le stime per l’anno in corso, ora comprese tra 1,6 e 3,6 miliardi di euro, rispetto alla precedente forchetta di 2,4-4,4 miliardi. Un ridimensionamento che riflette le difficoltà strutturali dell’automotive tedesco, stretto tra la pressione della concorrenza cinese, le sfide della transizione elettrica e l’instabilità geopolitica.
In questo scenario, Porsche SE ha annunciato una strategia di diversificazione che passa per la creazione di un fondo dedicato agli investimenti in startup della difesa. «Il nostro obiettivo è rafforzare la presenza nei settori militari, pur mantenendo la mobilità e la tecnologia industriale come aree prioritarie», ha dichiarato Hans Dieter Pötsch, presidente del consiglio di sorveglianza sia di Porsche SE sia del Gruppo Volkswagen. Non si tratta di un inedito per l’universo Porsche: Volkswagen collabora già con Rheinmetall, il principale produttore tedesco di armamenti, per la produzione di veicoli militari (sponsor del Borussia Dortmund, un’intesa che aveva creato polemiche tra i tifosi), mentre Porsche SE ha investito nel produttore di droni Quantum Systems.
La nuova linea di sviluppo si concentrerà su tecnologie come sorveglianza satellitare, sistemi di ricognizione, sensori, cybersicurezza e logistica. L’annuncio arriva in un momento strategico, con l’Europa pronta a destinare centinaia di miliardi di euro a difesa e infrastrutture. C’è anche un retrogusto storico: Ferdinand Porsche, fondatore del marchio, partecipò alla progettazione di carri armati per la Germania nazista e ideò il Maggiolino, adattato anche per usi militari durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il piano di diversificazione è stato reso possibile anche dalla riduzione dell’indebitamento netto, sceso a 4,9 miliardi di euro dai 5,2 precedenti, liberando risorse per nuovi investimenti. Il mercato ha premiato la mossa: il titolo Porsche SE è stato tra i migliori del Dax40.